FAI: Ferrovia del Drinc e Miniera di Cogne i luoghi del cuore valdostani
Oltre un milione 658 mila italiani ha votato ‘i luoghi del cuore’ del FAI, Fondo Ambiente Italiano, il settimo censimento nazionale promosso con Intesa Sanpaolo, come strumento di sensibilizzazione in favore del nostro patrimonio culturale e ambientale.
Sono stati votati palazzi, chiese, parchi, conventi, aree archeologiche, mulini, aree agricole ma anche scuole, fonane, zone industriali e dismesse: la fotografia che ne è emersa è di un Paese con un patrimonio ricco, diversificato e troppo spesso in pericolo.
In Valle d’Aosta, il sito più votato, con 756 voti è stata la Ferrovia del Drinc e Miniera a Cogne, inaugurata nel 1922 per collegare, attraverso un tracciato ferroviario lungo dodici chilometri, Cogne con Aosta; la ferrovia non era abilitata al trasporto dei passeggeri ma accadeva spesso che in caso di grandi nevicate, il trenino del Drinc fosse l’unica via di collegamento per trasportare persone e generi di primo soccorso. Nel 1979, le miniere vennero chiuse e la proposta di riconvertire la linea in un sistema di trasporto turistico non si è mai concretizzata, con il conseguente abbandono del sito.
Il luogo del cuore più votato in Italia è il Convento dei Frati Cappuccini di Monterosso al mare (Spezia); al secondo posto la Certosa di Calci, a Calci, in provincia di Pisa; terza piazza per il Castello di Calatubo ad Alcamo, in provincia di Trapani; quarto posto per il Museo del Cappello Borsalino di Alessandria e al quinto posto la chiesa di sant’Agnello di Maddaloni, in provincia di Caserta.
Nella foto di Paolo Frogia, Archivio FAI, la Ferrovia del Drinc e miniera di Cogne.
(c.t.)