Valanga sul versante svizzero del Gran San Bernardo, morto anche il quarto scialpinista
E’ salito a quattro il numero dei morti, a seguito del decesso anche del quarto scialpinista milanese ricoverato nel pomeriggio di ieri – sabato 21 febbraio – «in gravi condizioni» all’ospedale di Sion.
Dopo il susseguirsi di notizie contrastanti circa la gravità del fatto, a testimonianza del clima di concitazione in cui si sono svolte le operazioni di soccorso, è questo il tragico bilancio aggiornato della valanga di grandi dimensioni che nel primo pomeriggio di ieri, sabato, poco dopo le 13.30, ha travolto un gruppo di sei scialpinisti – provenienti dalla provincia di Milano – in località La Combe des Morts, sul versante svizzero del colle del Gran San Bernardo, a 2.300 metri di quota, lungo un itinerario classico per gli appassionati delle pelli di foca e delle ciaspole, con partenza all’uscita del tunnel del Gran San Bernardo, nei pressi dei vecchi impianti del Super St-Bernard.
Quattro delle cinque persone coinvolte nel distacco – caratterizzato da un fronte di un centinaio di metri e da una colata a valle prossima ai 300 metri di lunghezza – erano state estratte in fin di vita sotto oltre due metri e mezzo di neve; tre di queste all’ospedale di Martigny erano giunte però già morte. Alla fine, a perdere la vita sono stati Gianluca Spina, presidente del Mip, la School of Management del Politecnico di Milano, Francesca Clerici, Valeria Bassi e Paolo Agugini, tutti residenti in provincia di Milano.
Il quinto escursionista ferito, elitrasportato a sua volta in ospedale, così come spiegato dal portavoce della Polizia cantonale, Jean-Marie Bornet, ha riportato traumi di lieve entità, venendo dimesso già in serata, mentre una sesta persona è rimasta praticamente illesa.
Secondo quanto riferito dal responsabile dei soccorsi, Patrick Torrent, tutti e sei erano regolarmente muniti di Artva, l’apparecchiatura per la ricerca di persone sotto valanga, ma essendo stati tutti travolti, la loro localizzazione è stata perfezionata soltanto una volta giunti sul posto i soccorritori.
Alle operazioni in quota, rese difficili dalle avverse condizioni meteo, hanno partecipato una trentina tra guide alpine e personale del soccorso elvetico, con tanto di unità cinofile, coadiuvati da diversi elicotteri di Air Glaciers, che a causa delle forti folate di vento presenti sotto al colle del Gran San Bernardo, sono stati costretti a lasciare più a valle i soccorritori, che hanno poi risalito a piedi La Combe des Morts fino al punto della tragedia.
(pa.ba.)