Forestali: «Licenziamento di massa per 36 persone», Alpe, UVP e M5S all’attacco
«Un salto nel vuoto che non tutela lavoratori, continuità e contratto». Queste le dure parole usate dai consiglieri regionali Alessandro Nogara, Laurent Viérin (UVP), Albert Chatrian, Fabrizio Roscio (Alpe) e Roberto Cognetta (M5S) in commissione consiliare, dove è arrivata la proposta di modificila legislativa che prevede la possibilità per la Società Salva precari di occuparsi anche di direzione tecnico-amministrativa nel settore forestazione. In poche parole, attraverso questo articolo di legge, i 36 impiegati forestali, assunti per anni dall’amministrazione regionale stessa, con il compito di coordinare da un punto di vista tecnico tutti i cantieri forestali «saranno, nell’idea dell’Assessorato all’agricoltura, liquidati dall’amministrazione stessa – esclamano i consiglieri di minoranza in un comunicato -. E questo malgrado i mille proclami di stabilizzazione che, negli anni, sono stati ventilati, soprattutto in periodo elettorale». Il J’accuse non si ferma qui: «Invece di mettere in campo un patto generazionale che dia la possibilità di stabilizzare queste professionalità, a fronte di pensionamenti e bloccando la nuove assunzioni, e che possa tutelare chi per anni ha prestato servizio in questo settore, si liquida la questione delegando tutto alla Società Salva precari. Si tratta di un licenziamento di massa che si codificherà attraverso un mancato rinnovo del contratto di queste persone, che, dopo essere state utilizzate 15 anni e più oggi vengono salutate e scaricate, in barba alla professionalità maturata».
(re.newsvda.it)