Aosta: conflitto sull’ufficio che deve occuparsi della pratica, privato perde decine di migliaia di euro di contributo
«Il Comune di Aosta in un anno non ha fatto nulla, la prima risposta l’ha fornita a termini già scaduti. Eppure tempo per organizzare gli uffici, i relativi dirigenti ne avrebbero anche avuto, il discorso è che non è stato fatto niente».
Questo il passaggio più significativo della requisitoria del procuratore regionale della Corte dei Conti, Claudio Chiarenza, nell’udienza di mercoledì in cui sono stati citati a giudizio l’ex segretario generale del Comune di Aosta, Loris Minelli, ora segretario comunale di Courmayeur, e la dirigente dell’Area 7 ‘Edilizia, urbanistica ed espropri’, Gabriella Benzoni, chiamati a rispondere di un presunto danno erariale rispettivamente di 38.262 e 10.742 euro.
La vicenda – risalente agli anni 2003 e 2004 – è legata alla mancata stipula di una convenzione da parte del Comune di Aosta con un privato, una signora aostana all’epoca sulla sessantina, che – sfruttando l’opportunità fornita dalla legge regionale 5 del 28 febbraio 2003 recante ‘Incentivi per la realizzazione di interventi di edilizia abitativa convenzionata’ – avrebbe voluto provvedere alla costruzione di due alloggi da destinare alla locazione a canone convenzionato.
Peccato, però, che – secondo lo stesso Tribunale ordinario – il Comune adottò una «condotta inadempiente», non dando di fatto la possibilità al privato di stipulare la convenzione entro i termini utili (il 30 aprile 2004) per poter presentare la domanda di contributo regionale per il progetto.
Da qui l’azione di responsabilità avviata dalla Procura regionale della Corte dei Conti, col giudizio approdato davanti alla Sezione giurisdizionale della Valle d’Aosta.
Tutti i dettagli sul numero di Gazzetta Matin in edicola lunedì 4 maggio 2015.
(pa.ba.)