Omicidio a La Salle: resta in carcere il cubano accusato di avere ucciso Elio Milliery
Rimane in carcere il 34enne cubano Osmany Lugo Perez. Lo ha deciso il gip del Tribunale di Aosta, Maurizio D’Abrusco, al termine dell’udienza di questa mattina alla casa circondariale di Brissogne, nel corso della quale – dopo la convalida del fermo – l’uomo ha deciso di non rispondere alle domande del giudice.
Accolta, quindi, la richiesta di custodia cautelare in carcere avanzata dal sostituto procuratore Luca Ceccanti nei confronti del cubano fermato attorno alle 23 di venerdì perché accusato di essere l’assassino di Elio Milliery, l’artigiano edile in pensione di La Salle, di 76 anni, trafitto a più riprese da un corpo contundente in una scarpata della strada poderale di accesso alla sua abitazione, in frazione Liaey di La Salle, a pochi metri dal ponte sulla Dora.
Pesanti gli indizi a carico del sospettato: i vestiti insanguinati che portava ancora addosso quando è stato rintracciato e fermato dai carabinieri, al termine di un’imponente caccia all’uomo durata all’incirca un’ora, e il fatto che sia stata la sua stessa moglie ad avvisare telefonicamente il 112 della lite in atto tra il marito – dal quale è separata – e l’anziano di La Salle.
Nel frattempo questa mattina il medico legale Mirella Gherardi – su disposizione del pm Luca Ceccanti – ha svolto l’autopsia sul corpo di Elio Milliery, al fine – tra le altre cose – di stabilire quale possa essere stato l’oggetto utilizzato per uccidere l’anziano.
Da quanto appreso dall’esito dell’esame autoptico, sarebbero compatibili con un’arma da taglio – forse un coltello – le ferite mortali riportate dal 76enne di La Salle. Fino a domani – martedì – la Procura non rilascerà il nullaosta per i funerali dato che potrebbero essere necessari ulteriori accertamenti sulla salma.
Nella foto Osmany Lugo Perez, il cui legale d’ufficio, l’avvocato Pierluca Benedetto, questa mattina aveva chiesto la scarcerazione o in subordine gli arresti domiciliari.
(pa.ba.)