Valsavarenche: auto del Comune per portare generi alimentari alle strutture ricettive del paese, assolti sindaco e dipendente
Assolti «perché il fatto non sussiste». E’ stata la sentenza pronunciata alle 12.30 dal gup del Tribunale di Aosta, Maurizio D’Abrusco, nell’ambito del processo con rito abbreviato nei confronti del sindaco di Valsavarenche, Giuseppe Dupont, e del suo dipendente comunale Mario Giachino, imputati di peculato – accusa derubricata nel corso dell’udienza di stamane in peculato d’uso – perché accusati di aver utilizzato in più occasioni l’automobile Panda di proprietà dell’amministrazione comunale di Valsavarenche «a scopo personale».
O meglio, secondo gli inquirenti il sindaco Dupont avrebbe fornito apposite direttive al dipendente affinché questo potesse utilizzare l’automobile del Comune – fuori dall’orario di servizio – per trasportare in paese generi alimentari di prima necessità, oltre ai giornali, che durante la stagione estiva 2014 sarebbero stati in parte rivenduti all’interno del mini market la cui proprietà è riconducibile allo stesso primo cittadino di Valsavarenche, titolare di un camping hôtel. La restante parte della merce, invece, sarebbe stata smistata in altre attività presenti nella località ai piedi del Gran Paradiso, tra le quali figura anche la struttura ricettiva di un consigliere comunale.
All’uscita del Tribunale il primo cittadino di Valsavarenche non ha voluto rilasciate dichiarazioni, lasciando l’incombenza al suo legale, l’avvocato Giuseppe Gallenca di Torino, che lo ha difeso insieme all’avvocato Federica Gilliavod di Aosta. «Si tratta di una sentenza di giustizia con la ‘g’ maiuscola – ha dichiarato Gallenca -. Non avrei mai immaginato che un sindaco che si preoccupa di fornire un servizio al proprio paese potesse finire a processo, anche perché altrimenti il rischio è che si rendano completamente inoperativi i piccoli comuni, che in qualche modo devono arrangiarsi come possono. L’alternativa sarebbe stata fare come in altre realtà, in cui l’amministrazione spende molto di più per tenere aperti negozi di alimentari».
Per quanto attiene all’assoluzione del dipendente Mario Giachino, l’avvocato Stefano Moniotto di Aosta ha spiegato: «Per il mio assistito mi sarei aspettato un’assoluzione perché il fatto non costituisce reato, è arrivata invece perché il fatto non sussiste. Aspettiamo le motivazioni del giudice, va comunque bene così».
Il sostituto procuratore Luca Ceccanti, al termine della sua requisitoria, aveva chiesto la condanna di entrambi gli imputati a 4 mesi di reclusione a testa.
Nella foto il sindaco di Valsavarenche, Giuseppe Dupont, questa mattina all’uscita del Tribunale di Aosta.
(pa.ba.)