Consiglio Valle: sulla riduzione degli assessorati, il Pd finisce sulla graticola degli ex colleghi di minoranza
«Sarebbe un bel segnale che la riduzione del numero di assessorati regionale fosse scritta nel nuovo programma di maggioranza». A sottolinearlo è il consigliere dell’Union valdôtaine progressiste Elso Gerandin in Consiglio Valle nel presentare la risoluzione che «impegna le forze politiche della futura maggioranza alla riduzione del numero degli assessorati tanto invocata». Chiede Gerardin coerenza personale, rivolgendosi agli ex colleghi dell’opposizione del Pd, passato in maggioranza, d’accordo con il taglio all’inizio della legislatura nel 2013. E’ ormai guerra aperta tra gli ex di Renaissance che si rinfacciano ogni mossa del periodo in cui sulle barricate, per mettere fine al governo del presidente Rollandin, stavano fianco a fianco e di caselle e spartizioni avevano parlato. Ricorda Chantal Certan (Alpe) a Raimondo Donzel che il «Pd gli assessorati voleva ridurli a sei». Si infuria Carmela Fontana (Pd) e rivolta agli ex si sfoga: «o si va a elezione o si trova una soluzione dicevate, state giocando e io non ci sto, ve ne siete andati dal tavolo della trattativa e noi ci siamo presi la responsabilità di andare avanti con trasparenza. Io mi auguro di poter fare qualcosa per la comunità». La risoluzione non passa per l’astensione di Uv, Stella Alpina e Pd.
Il vicepresidente Aurelio Marguerettaz spiega la posizione della maggioranza: «sono degli argomenti che potremmo trattare nelle prossime sedute quando, e se, ci saranno nuovi assetti, equilibri; è un tema che ci darà modo di ragionare nelle prossime sedute, mi pare scontato che ci saranno delle convergenze che prima non c’erano. E’ una risoluzione che vuole mettere l’accento su situazioni che potrebbero intercettare posizioni diverse (nella costruenda maggioranza ndr)».
Intervenendo nel dibattito Roberto Cognetta taglia corto: «quando si tratta di parlare di tagliare poltrone non è mai il momento giusto ». Sentenzia Albert Chatrian (Alpe): «ditelo subito che non avete intenzione di ridurre gli assessorati, dovete salvaguardare gli equilibri politici. Oggi abbiamo perso due occasioni: quella di disgiungere l’elezione del presidente del Consiglio dal varo del governo Rollandin ter e quella di ridurre gli assessori».
Precisa Raimondo Donzel, capogruppo Pd: «il vostro è un giochino che potrete portare avanti per qualche mese, non abbiamo la pretesa di incidere in modo profondo in poco tempo sulle teste di stelle alpine e unionisti; certo è che mi fa specie che chi si è scannato per la cadrega del sindaco di Aosta e non si è messo d’accordo si faccia avanti». E sentendosi chiamare assessore dai banchi della minoranza frena «prematuro parlarne».
(danila chenal)