Violenza contro le donne: botte e minacce di morte alla moglie, campione di volo in mongolfiera nei guai
Una persona «vile e indegna, vigliaccamente aggressiva contro i deboli, moralmente e umanamente misera, pervicacemente dedita al maltrattamento dei familiari, spinta da motivi assolutamente abietti, incurante delle primarie esigenze di vita dei familiari» e «sadicamente impegnata nella fisica e violenta prevaricazione ai danni dei familiari, votata alla sistematica mortificazione e umiliazione degli stessi con farneticanti accuse, offese e colpevolizzazioni».
E’ con queste (pesantissime) parole che il gip del Tribunale di Aosta, Maurizio D’Abrusco, nell’ordinanza di misura cautelare agli arresti domiciliari, disposti il 12 marzo scorso e revocati il 19 maggio, definisce Igor Charbonnier, l’aostano di 39 anni pluricampione di volo in mongolfiera.
Charbonnier – giovedì 25 giugno – sarà costretto a presentarsi davanti al giudice monocratico del Tribunale di Aosta, Marco Tornatore, per rispondere del reato di maltrattamenti in famiglia. E’ difeso dall’avvocato Laura Mangosio del foro di Aosta.
Più nel dettaglio, è accusato di aver insultato e colpito la moglie dal 2002 a qualche mese fa, anche quando era incinta.
Secondo la tesi dell’accusa, che sarà rappresentata in aula dal sostituto procuratore Luca Ceccanti, i maltrattamenti sarebbero iniziati già all’epoca del viaggio di nozze, nel 2002, con degli insulti. Nel corso del tempo, tra sberle sul viso, spintoni, pugni in testa, insulti e minacce – anche di morte – con riferimenti razzisti e antisemiti, si è quindi giunti al gennaio scorso, quando si sarebbe toccato l’apice di questa escalation di violenza, con l’imputato che avrebbe tentato di soffocare la moglie con un cuscino.
Da qui l’ordinanza di misura cautelare spiccata dal gip del Tribunale di Aosta, Maurizio D’Abrusco.
Nel frattempo la donna – che sarà rappresentata in aula come parte civile dall’avvocato Orlando Navarra di Aosta – è andata a vivere in un altro luogo, avendo intrapreso le pratiche per la separazione.
(pa.ba.)