Incentivi a pioggia a palazzo di giustizia, è bufera
Incentivi per la produttività del personale – a valere sui fondi unici di amministrazione degli anni dal 2007 al 2012 – erogati a pioggia all’interno sia della Procura che del Tribunale di Aosta, in quanto «per la valutazione del personale si potevano scegliere soltanto due opzioni: adeguato o più che adeguato, il giudizio negativo non esisteva proprio».
E’ quanto sostenuto dal procuratore regionale della Corte dei Conti, Claudio Chiarenza, nell’udienza davanti al collegio della Sezione giurisdizionale della Valle d’Aosta, in cui il procuratore contabile ha contestato ai cinque citati a giudizio (gli ex sottosegretari alla Giustizia, Luigi Li Gotti, Giacomo Caliendo e Giuseppe Berretta e gli ex dirigenti dello stesso Ministero, Giuseppe Belsito e Luigi Birritteri) un danno erariale di 242.548 euro.
Secondo quanto emerso nella requisitoria dell’accusa, in un’udienza durata oltre tre ore, la responsabilità dei tre ex sottosegretari, in qualità di «presidenti della delegazione di parte pubblica», risiede nel fatto di avere sottoscritto i contratti collettivi nazionali integrativi «che prevedevano questo automatismo dell’erogazione degli incentivi a pioggia». Nei confronti del capo dipartimento dell’organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi, Luigi Birritteri, e del direttore del bilancio Giuseppe Belsito, la procura contabile ha contestato invece il fatto di avere «diramato le circolari esplicative e attuative dei contratti agli uffici periferici».
Nella foto il collegio della Sezione giurisdizionale della Corte dei Conti della Valle d’Aosta, composto dai giudici Filippo Esposito, Paolo Maria Cominelli e Alessandra Olessina.
Tutti i dettagli sul numero di Gazzetta Matin in edicola lunedì 21 settembre 2015.
(pa.ba.)