Traffico illecito di rifiuti, ‘beccato’ al Bianco con un carico di 300 kg
Nel 2014 era stato fermato al Traforo del Monte Bianco da personale della Stazione forestale di Pré-St-Didier e dell’Agenzia delle Dogane, alla guida di un furgone che trasportava «circa 300 chilogrammi di rifiuti speciali» tra toner esausti per stampanti, componenti di fotocopiatori e «una batteria a piombo, l’unico rifiuto pericoloso su tutto il materiale rinvenuto», ha sostenuto la difesa nella sua arringa.
Per questi motivi, questa mattina il giudice monocratico del Tribunale di Aosta, Marco Tornatore, ha condannato a due mesi di reclusione e al pagamento di 1.600 euro di ammenda il francese Gilles Christian François Vadecard, 48 anni, accusato di traffico illecito di rifiuti.
Più nel dettaglio, l’accusa – rappresentata in aula dal vpo Cinzia Virota – aveva chiesto la condanna dell’imputato a sei mesi di carcere e 3.500 euro di ammenda, mentre la difesa – rappresentata dall’avvocato Federica Gilliavod di Aosta – aveva chiesto in via principale l’assoluzione del suo assistito in quanto «i rifiuti speciali pericolosi, così come da annotazione del 5 febbraio 2015, erano una parte irrilevante del carico, senza dimenticare che non c’è bisogno dell’autorizzazione al trasporto dei rifiuti se questi sono avviati a recupero» e non a smaltimento.
Dettaglio, quest’ultimo, che Vadecard non ha mai chiarito in sede di indagini.
(pa.ba.)
Condividi