Non paga il conto, arrivano i carabinieri e li aggredisce
Una volta giunti sul posto i carabinieri del Comando Compagnia di St-Vincent Châtillon, li prese dapprima a male parole, con espressioni come «Siete delle m….» e «Siete dei figli di p……», per poi passare direttamente alle vie di fatto, con calci e schiaffi.
Per le accuse di resistenza a pubblico ufficiale e di rifiuto di indicazioni sulla propria identità personale, questa mattina il giudice monocratico del Tribunale di Aosta, Davide Paladino, ha condannato a quattro mesi e 10 giorni di reclusione Ulrike Maria Jager, 55 anni di nazionalità tedesca.
I fatti contestati risalgono al 5 ottobre 2014, quando la donna si rifiutò «di pagare il soggiorno all’Ostello di Verrès».
A quel punto la titolare chiamò i militari dell’Arma dei carabinieri, che dopo essere stati aggrediti verbalmente dall’imputata, vennero aggrediti anche fisicamente, riportando «traumi regolarmente refertati», ha riferito un carabiniere in aula.
La difesa della donna, rappresentata dall’avvocato Genny Bouc del foro di Aosta, aveva chiesto l’assoluzione dell’imputata dall’accusa di rifiuto di indicazioni sulla propria identità personale in quanto «quando arrivò l’interprete e le spiegò nella sua lingua quelle che erano le richieste, consegnò senza problemi i documenti», ha spiegato in aula.
I militari dell’Arma, dal canto loro, hanno sostenuto – anche nelle dichiarazioni presenti agli atti – che la donna «capiva e sapeva esprimersi in italiano», così come dimostrano «le frasi offensive rivolte nei nostri confronti».
(pa.ba.)