Rifugiati: Altra VdA attacca, «unici senza SPRAR»
«A chi giova tutto questo? Nel resto d’Italia si coinvolgono gli enti locali per fornire un’attenzione particolare all’inclusione, si cerca di sconfiggere paure e luoghi comuni, si vogliono evitare strumentalizzazioni che fomentano l’odio razziale e rischiano di creare inutili e pericolose tensioni sociali. Da noi, invece, si resta al di fuori di un progetto largamente condiviso e portatore di benefici per i richiedenti e per i territori e le popolazioni ospitanti». Attacca senza mezzi termini l’Altra Valle d’Aosta, dopo la bocciatura, da parte del comune di Aosta, dell’idea di presentare un progetto nell’ambito del sistema nazionale SPRAR (Sistema di protezione richiedenti asilo e rifugiati), il cui bando conclusivo scade il 14 gennaio 2016. A far sentire la propria voce sono la consigliera comunale Carola Carpinello (foto) e il portavoce Andrea Padovani: «Dopo due mozioni, un’interrogazione in consiglio comunale e due rinvii in commissione, è arrivata definitivamente il No – spiegano -. Abbiamo cercato anche attraverso un incontro di fornire gli elementi necessari per indirizzare l’azione dell’amministrazione in tema di migranti verso un modello virtuoso, costruito attraverso progetti inclusivi ed esperimenti di accoglienza diffusa. Il consorzio Co.A.La di Asti ci ha raccontato la propria esperienza, fornendo soluzioni percorribili, ma nemmeno un esempio concreto ha smosso nulla. Insomma, siamo l’unica regione a non avvantaggiarci dell’opportunità, finanziata dal Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo , di istituire uno SPRAR e di porre l’accoglienza al di fuori del concetto di emergenza. Lo ricorda anche il presidente dell’Anci Piero Fassino: ogni posto in più nella rete ordinaria dell’accoglienza è un posto in meno gestito in condizioni di emergenza».
(re.newsvda.it)