Bimbo morto La Thuile, maestri sci chiedono rito abbreviato
Hanno presentato richiesta di processo con rito abbreviato davanti al gip del Tribunale di Aosta, Maurizio D’Abrusco, con l’udienza preliminare rinviata al prossimo 22 gennaio in attesa del perfezionamento di un «accordo transattivo per il risarcimento», i tre maestri di sci di La Thuile, Chantal Ferraris, 25 anni, Pieryck Boche, 30, e Fabrizio Grange, 24, imputati di concorso in omicidio colposo in relazione alla morte di Lorenzo Bacci, il bambino milanese di 7 anni trovato ormai privo di vita nel primo pomeriggio di sabato 28 marzo nel comprensorio sciistico di La Thuile, incagliato tra le maglie di un paravalanghe posizionato sotto i piloni della funivia che collega il paese alle piste da sci.
I tre maestri, quel giorno, erano stati inviati sulle piste dalla Scuola di sci di La Thuile – diretta da Ferruccio Baudin – per seguire una ventina di bambini – tra i quali il piccolo Lorenzo – impegnati nella manifestazione di beneficenza ‘Diamo una manche a Telefono Azzurro’.
Finita la sua discesa, secondo le testimonianze raccolte nelle ore immediatamente successive alla disgrazia dal commissario capo della Squadra mobile della Questura di Aosta, Nicola Donadio, il bambino – nel parterre di arrivo della gara, a circa 2.000 metri di quota – si tolse gli sci e iniziò a giocare con alcuni suoi amichetti. A un certo punto, però, scarponi ai piedi, insieme ad altri suoi due coetanei, si allontanò dalla zona di arrivo, inoltrandosi poi da solo nel bosco, distante diverse centinaia di metri dal punto di ritrovo dei piccoli discesisti all’arrivo.
Notata l’assenza di Lorenzo Bacci, furono gli stessi maestri di sci a lanciare l’allarme, organizzando squadre di ricerca a piedi. Il corpo del piccolo, quindi, venne avvistato in un dirupo soltanto grazie al sorvolo della zona da parte dell’elicottero del Soccorso alpino valdostano. Lorenzo Bacci, secondo gli accertamenti del medico legale Maurizio Castelli, morì soffocato tra le maglie di un paravalanghe.
Nella foto due dei tre maestri di sci – Chantal Ferraris e Pieryck Boche – questa mattina all’uscita del Tribunale di Aosta insieme ai loro legali.
(pa.ba.)