Omicidio Milliery: concessa perizia chiesta dalla difesa
E’ durata poco meno di 20′ la prima udienza davanti al gup del Tribunale di Aosta, Eugenio Gramola, del processo con rito abbreviato per l’omicidio di Elio Milliery, il pensionato 78enne di La Salle ucciso la sera dell’8 maggio 2015 in una scarpata della strada poderale di accesso alla sua baita di frazione Liaey.
Unico indagato per l’omicidio risulta essere il cubano Osmany Lugo Perez, 35 anni, arrestato la sera stessa del delitto.
Pesanti gli indizi a suo carico: la perizia tecnica disposta in sede di indagini preliminari ha accertato come il sangue rinvenuto sulle mani dell’imputato fosse quello della vittima e la telefonata al 112 – nella quale si parlò di una violenta lite in corso tra Milliery e Lugo Perez – fu effettuata dall’ex donna di quest’ultimo, presente quella sera nelle vicinanze della baita di frazione Liaey, dove qualche ora prima si tenne una festa organizzata dallo stesso anziano di La Salle.
Nell’udienza di oggi la difesa – rappresentata dall’avvocato Davide Meloni – ha presentato una richiesta di perizia su un coltello Opinel rinvenuto accanto al corpo del pensionato di La Salle, che il medico legale in sede di esame autoptico ha comunque già dichiarato difficilmente compatibile con la profondità dei fendenti inflitti a Elio Milliery.
Il giudice, in ogni caso, ha accettato l’istanza: l’incarico peritale verrà conferito al medico legale di Torino, Roberto Testi, nella prossima udienza fissata il 3 febbraio.
L’arma del delitto non è mai stata ritrovata (gli inquirenti sono convinti sia stata gettata nelle acque della vicina Dora Baltea) e l’imputato non ha mai confessato l’omicidio: in sede di interrogatorio, davanti al sostituto procuratore Luca Ceccanti ha ammesso di ricordarsi della lite, ma ha asserito di non ricordare di avere ucciso il contendente.
In foto Osmany Lugo Perez all’uscita del Tribunale di Aosta.
(pa.ba.)
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