Falso attentato a Firenze, denunciato giovane aostano
Associazione per delinquere finalizzata all’accesso abusivo e al danneggiamento di sistemi informatici istituzionali e di aziende.
Sono queste le pesanti accuse mosse dalla Polizia postale nei confronti di un esperto informatico di 29 anni di Aosta, denunciato a piede libero perché ritenuto dagli inquirenti colui che – il 28 dicembre scorso – rilasciò un’intervista a un quotidiano online italiano nella quale lasciò intendere di avere sventato un attentato che l’Isis avrebbe voluto organizzare in Italia, più precisamente a Firenze.
Una segnalazione che fece letteralmente balzare sulla sedia tutti i componenti dell’antiterrorismo, che si misero immediatamente al lavoro per cercare di trovare riscontro a queste dichiarazioni. Riscontro che, però, non è mai arrivato, né dalle indagini della Polizia postale, né dalle analisi degli stessi esperti antiterrorismo.
Da qui l’apertura di un nuovo filone investigativo utile all’individuazione del soggetto conosciuto all’interno del movimento Anonymous come «X», a cura della Polizia postale e condotta dal Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche (Cnaipic) e coordinata dal procuratore aggiunto di Roma, Giancarlo Capaldo, e dal sostituto procuratore Eugenio Albamonte.
Gli inquirenti hanno subito posto la loro lente sulle modalità di diffusione in rete della rivendicazione del presunto attentato terroristico sventato, che unitamente alla presa di distanza della stessa Anonymous Italia, ha permesso di associare il nickname alla persona fisica, stringendo di fatto il cerchio attorno al giovane aostano, ritenuto il dominus di «un gruppo di poche persone che stavano cercando di egemonizzare il gruppo Anonymous in Italia», hanno fatto sapere dalla Polizia postale, che – un paio di giorni fa – ha operato una perquisizione nell’abitazione del 29enne, nell’ambito della quale è stato sequestrato numeroso materiale informatico, ora al vaglio degli investigatori.
(pa.ba.)