M5S: meetup prendono distanze spaccatura consiglieri Ferrero-Cognetta
I tre meetup del Movimento 5 Stelle di Aosta, media e bassa Valle prendono le distanze dalla spaccatura tra Stefano Ferrero e Roberto Cognetta, i due consiglieri grillini, consumatasi sulla diversa visione dei vertici della società di gestione del Gran San Bernardo Sitrasb (leggi Omar Vittone). «Non esistono il ‘meetup di Ferrero’ o il ‘meetup di Cognetta’. I meetup non vengono fondati da politici, non ne sono il braccio operativo o la manovalanza. Sono gruppi di persone che non devono prendere ordini» scrivono in una nota. E ricordano «al consigliere Ferrero, che sono i cittadini a scegliere i portavoce e non viceversa: se così non fosse, sarebbe fin troppo facile crearsi il proprio circolo, selezionando solo le persone ‘comode’ e allineate». Secondo Manuel Voulaz, Massimo Balegno, Elisa Tripodi, Luciano Mossa, Daniela Asaro e Christian Manfredi «mettere un timbro di partito a un meetup, significa trasformarlo in una sezione di partito, che esiste non per creare cittadinanza attiva, ma solo per essere l’ennesimo comitatino elettorale».
(d.c.)