Caccia: dimissioni in blocco, azzerati i vertici
Vertici azzerati del Comitato regionale per la gestione venatoria: sono arrivate nella serata di ieri le dimissioni del presidente Jean-Claude Soro e dei persidente di tutte le circoscrizioni regionali. A confermarlo lo stesso Soro: «Si è dimessa la maggioranza dei componenti del Consiglio di amministrazione così abbiamo ravvisato l’impossibilità di andare avanti». La decisione arriva a un mese dalla mozione di sfiducia nei confronti del presidente Soro che all’epoca decise di stare al suo posto. Nega il passo indietro e spiega: «una raccolta firme non significa automaticamente la sfiducia». Descrive il percorso affrontato: «ho avuto incontri con i vertici di Enalcaccia, Federcaccia e Arcicaccia che hanno una visione generale del mondo venatorio, poi ho convocato un consiglio il 17 maggio con i rappresentanti di tutte le associazioni e le circoscrizioni venatorie, in questa sede abbiamo constato che non vi erano più le condizioni per andare avanti». Conclude Soro: «io rientro nei ranghi e mi limiterò a fare il cacciatore; la mia è stata un’esperienza piacevole, intensa e combattuta ma unico: non mi ricandiderò». Il malcontento era nato con la revisione del Piano faunistico,oggi al vaglio delle commissioni consiliari in Regione, e dai rappresentanti delle circoscrizioni della Mont Emilius che si ritenevano penalizzati nei prelievi. Sul Piano Soro ha una sua idea: «le scelte del governo regionale non pregiudicano la mia attività, dichiarazione che è stata letta come presa di posizione contro i cacciatori: non è assolutamente così. Quella che è stata portata avanti è un’operazione personalistica». Si prospetta per il Comitato il commissariamento in attesa di nuove elezioni. Del Comitato facevano parte, oltre al presidente Soro anche Massimo Mareliati, Massimo Alberti, Christophe Savoye, Santo Diano, Gianfranco Rosmino, Ivan Pasquettaz, Roberto Canale Clapetto, Federico Busca, Ezio Berguet, Riccardo Perret, Nicola Tartaglione, Davide Ronc, Paolo Oreiller e Edi Pasquettaz. (danila chenal)