Casinò, presto piano dettagliato situazione
Respinta una risoluzione della minoranza consliare – con voto di astensione della maggioranza – che intendeva dire basta a finanziamenti pubblici per la Casinò de la Valléee. È chiaro ormai che maggioranza e minoranza in Regione condividono forti preoccupazioni nei confronti del management del Casinò. «La situazione è preoccupante» lo sentiamo dire ormai allo sfinimento. Ma davanti all’aut aut della minoranza che chiede uno stop nel dare ulteriori soldi pubblici alla Casa da gioco, la maggioranza non se la sente di precludere delle vie di uscita per quello che ormai sembra un pozzo senza fondo. Scandisce l’assessore al Bilancio Ego Perron: «Presto porteremo un piano dettagliato della situazione economica del Casinò. Ci sono in ballo 700 lavoratori».Per Albert Chatrian (Alpe) è chiaro «La coppia Sommo-Scordato sta facendo peggio di Luca Frigerio Frigerio». Sulla stessa lunghezza d’onda Elso Gerandin (Gruppo misto): «è chiaro che non vi potete permettere una riduzione del capitale sociale, soprattutto se siete intenzionati a dare a un privato la gestione».Per il capogruppo del Leone Dorato, Luigi Bertschy la lettura da dare all’astensione è che «la situazione del casinò è preoccupante, ma non bisogna leggere il voto astensione come un’apertura a una possibile ricapitalizzazione, perché così facendo sarebbe andare fuori strada. L ‘astensione permette a noi di non seguire tempi che sono vostri. I 2 milioni che mancano dal bilancio 2016 non fanno stare tranquilli nessuno». Nonostante la maggioranza sia compatta nel voto di astensione, dalle varie forze politiche non viene nascosta la preoccupazione sulle condizioni finanziarie della Casa da gioco, come sottolinea Pierluigi Marquis (Stella Alpina): «Il casinò deve diventare autonomo dal punto finanziario» e Jean-Pierre Guichardaz (Pd-Sinistra Vda):«è necessaria una maggiore trasparenza da parte del management del casinò. Un’informazione più puntuale rispetto a un inglobare sempre ammortamenti con altri tipi di costi. La Casa da Gioco deve tornare a essere un atout».(Teresa Marchese)