Arresto Longarini: a breve nomina procuratore aggiunto
Anche se venisse scarcerato a seguito dell’interrogatorio di garanzia previsto venerdì davanti al gip del Tribunale di Milano, Giuseppina Barbara, il magistrato Pasquale Longarini non potrebbe comunque rientrare in Procura ad Aosta, stante sia il «pericolo di inquinamento probatorio» sia il «pericolo di reiterazione di reati analoghi» posti alla base della misura cautelare degli arresti domiciliari eseguita lunedì nei suoi confronti e nei confronti dell’amico-imprenditore Gerardo Cuomo – titolare del Caseificio Valdostano – nell’ambito di un’inchiesta della Procura della Repubblica di Milano per favoreggiamento e per induzione indebita a dare o promettere utilità.Le difese di entrambi gli indagati – Longarini difeso da Claudio Soro e Cuomo difeso da Maria Rita Bagalà – al momento hanno scelto il silenzio, in attesa dell’appuntamento di venerdì mattina a palazzo di giustizia a Milano, quando i due potrebbero scegliere di parlare e di fornire la propria versione dei fatti, chiedendo eventualmente al giudice la revoca o la sostituzione della misura cautelare degli arresti domiciliari.In un simile contesto, nel frattempo, a palazzo di giustizia ad Aosta è prevista a breve la designazione da parte del procuratore generale di Torino, Francesco Saluzzo, di un procuratore aggiunto da porre a capo della Procura aostana, dopo l’arresto del procuratore capo facente funzioni, Pasquale Longarini.L’incarico assunto da quest’ultimo dopo il passaggio a Novara di Marilinda Mineccia, era il 13 dicembre scorso, è stato temporaneamente affidato al sostituto procuratore Luca Ceccanti, il magistrato con più anzianità.Dopodiché si rimarrà in attesa della nomina del nuovo procuratore capo di Aosta da parte del Consiglio superiore della magistratura, carica per la quale aveva presentato la propria candidatura anche lo stesso Longarini.(pa.ba.)