Uv: Congresso dà mandato di proseguire confronto con alleati governo
Il Congresso dell’Union valdôtaine riunito oggi a Pont-Saint-Martin invita «gli organi del Movimento a portare avanti, con ciascuna delle forze politiche alleate, gli approfondimenti necessari per portare a compimento l’attuale programma di maggioranza». Il Leone rampante ribadisce gli incontri a due e rifiuta una verifica strutturale allargata a tutte le forze di maggioranza.
L’analisi politica
Così l’analisi politica nel documento finale, votato all’unanimità e scaturito dai lavori congressuali sul tema Responsabilité et Développement: «di fronte all’inasprimento del dibattito politico che, a volte, sconfina in aggressioni e tentativi gratuiti di screditare gli eletti dell’Union valdôtaine, il Congresso auspica che l’importanza del confronto politico non sia caratterizzato da un clima di conflittualità che sminuisca e paralizzi il ruolo del Consiglio Valle».
Fosson e Restano, i traditori
Si legge ancora: «(il Congresso) prende atto delle defezioni da parte di alcuni eletti che si sono sottratti agli impegni che avevano preso con il Movimento». Chiara l’allusione all’abbandono dell’ex assessore rossonero Antonio Fosson e del consigliere Claudio Restano. I congressisti invitano a «fare un’analisi approfondita del sistema con il quale reclutare la futura classe dirigente dell’Union valdôtaine» guardando «al senso di responsabilità e di affidabilità di uomini e donne impegnati sul territorio». Il documento evoca che «malgrado tutte le difficoltà il governo regionale e gli eletti dell’Union hanno avuto la forza, il coraggio e il senso di responsabilità di assumere le misure utili per superare le difficoltà del momento malgrado le critiche e le feroci aggressioni e i tentativi di delegittimazione».
PnV, nessuna proposta dal Congresso
Non si fa attendere la replica di Pour notre Vallée alle dure critiche mosse al movimento dagli ex colleghi di partito. Ricorda PnV che «a proposito di tradimento, anche Dino Viérin, Luciano Caveri, Carlo Perrin, Robert Louvin e molti altri hanno lasciato negli anni l’Union Valdôtaine» e chiede «non è forse l’Union valdôtaine che ha tradito i valdostani?». Prosegue il comunicato: «a parte le accuse rituali nessuna proposta politica seria per superare questo difficile momento di impasse è arrivata dal Congresso unionista: né elezioni anticipate, né la volontà di dar vita ad un governo di transizione, ma solo un generico ‘vogliamoci bene’. Pour notre Vallée è pronta a lavorare e collaborare solo su proposte serie e concrete per il bene della Valle d’Aosta».(danila chenal)