Bando anziani: KCS verso l’ok definitivo, ma è ancora guerra
Pur con l’assegnazione, in procinto di diventare definitiva, alla KCS Caregiver di Bergamo (premiata la sua proposta con ribasso del 7.11% dopo l’esclusione di Leone Rosso per offerta anomala), il bando anziani del comune di Aosta continua a tenere banco in consiglio comunale, senza esclusione di colpi.
Quasi quattro ore di discussione, venti minuti di interruzione per una mozione d’ordine (presentata dall’assessore Sorbara «perché è gravissimo affermare che informazioni escano fuori dagli uffici», come dichiarato dal leghista Manfrin) e una serie di attacchi incrociati hanno scritto un’altra pagina poco edificante della telenovela dell’anno, che sembra destinata a non trovare ancora conclusione, visto l’aleggiare sempre più insistente del ricorso da parte della cooperativa Leone Rosso.
Gli attacchi della minoranza
«Tutto quello che avete detto va a farsi benedire – attacca il leghista Andrea Manfrin, presentando una mozione che chiede chiarimenti sui costi che potrebbero derivare da un eventuale ricorso, sulla gestione della proroga e sulla difficoltà di accesso agli atti -. Ci avete derisi quando parlavamo di 40-60 esuberi e ora ne emergono 36 sicuri più altri 10-20 da bando». Ricostruendo tutto l’iter, Manfrin punta il dito sulla retromarcia effettuata in sede di proroga e sulla strenua difesa di un bando «che poi guarda caso ha premiato le offerte con maggior ribasso».
Lo spettro di un ricorso al TAR da parte dell’esclusa Leone Rosso, poi «rimanda al caso Cittadella dei Giovani, dove ci sono voluti sei mesi per l’assegnazione: avremo i soldi per sostenere altre proroghe»? Ma soprattutto, «dove sono finiti i 60 mila euro eccedenti (la proroga costa 120 mila euro al giorno ndr.) ai mancati trasferimenti per 700 mila euro da parte della Regione»? Manfrin attacca anche in merito «all’autonomina del Rup Laura Morelli» quando la sostituzione di Anna Maria Careri «avrebbe dovuto essere assegnata a un livello apicale tra dirigenti di ruolo» e ricorda come sia bene «prepararsi a un eventuale ricorso, con tanto di sospensiva disposta dal TAR». L’attacco si conclude ricordando «la vostra responsabilità politica; non avete fatto rispettare agli uffici il voto del Consiglio che chiedeva il ritiro del bando. Vi siete tirati dentro una cooperativa nota per maltrattamenti agli anziani, ai lavoratori e per stipendi da fame, senza tralasciare il fatto che un passaggio di consegne entro la scadenza della proroga del 28 febbraio è impossibile».
Etienne Andrione (Gruppo misto di minoranza) rincara la dose: «Avete fatto il possibile con la CUC per accelerare le tempistiche? Come detto da Caminiti, con questi continui ritardi ci stiamo mangiando tutti i possibili risparmi e l’esecuzione d’urgenza da voi adottata non trova giustificazioni». Luca Lotto (Movimento 5 Stelle) addossa «a voi la colpa dell’offerta anomala, perché avete consentito l’utilizzo di un bando a crocette». E in merito al cambio di RUP (responsabile unico del procedimento) anticipa che «segnaleremo nelle sedi opportune questa autodetermina». Se Patrizia Pradelli (M5S) parla di «parte tecnica e poltica separate in casa», Nicoletta Spelgatti (Lega) ricorda come «la richiesta di parere ai vostri legali mi riporta alla mente anche altre vicende. Chiederò una relazione molto dettagliata su tutto quanto è stato fatto su questo bando al responsabile anticorruzione». «E’ triste la vostra assenza politica – continua Giampaolo Fedi (Alpe) -; abbiamo assistito a un vero e proprio teatrino. Ho paura che di questo faccia parte anche il cambio di RUP: si offre alla cooperativa Leone Rosso lo strumento per ricorrere senza troppa fatica, cristallizzando di fatto le cose».
La maggioranza si difende
Fa la distinzione tra parte politica e tecnica l’assessore alle Politiche sociali Marco Sorbara, che ricorda «come dopo la delibera di revoca del bando, tutto è andato avanti con determine tecniche. La politica ha sfruttato la possibilità di discutere e tornare indietro, non venendo ascoltata e ora si appresta a incontrare la cooperativa KCS Caregiver per un confronto». Sorbara rammenta come «la proroga ha permesso di far funzionare il servizio, salvando anche 28 persone che sarebbero rimaste subito a casa» e come «l’offerta anomala sia stata decisa per legge, premiando di fatto non l’offerta più bassa». Sui ricorsi, l’assessore ritiene che «fanno parte della natura dell’appalto», mentre sulla sostituzione del RUP spiega che «è avvenuta per malattia della dirigente nominata, venendo ricoperta da una risorsa di pari livello».
Il sindaco, Fulvio Centoz, conferma l’alta «probabilità che su un appalto da 20 milioni ci sia un ricorso», ma minimizza le conseguenze: «se verrà riassegnato a Leone Rosso andremo avanti con loro e con il ribasso dell’11.11%, altrimenti rimarrà definitiva l’assegnazione a KCS». Se la sostituzione del RUP «è stata necessaria per l’allungarsi dei tempi», questa è avvenuta dopo «una valutazione con i legali dell’ente». Il primo cittadino non nasconde poi «frizioni nella maggioranza, ma facciamo fronte comune per affrontare questo periodo difficile». E sugli esuberi: «ci troveremo con il soggetto vincitore e valuteremo l’entità e il riassorbimento dei lavoratori, predispondendo servizi a completamento per recupare più personale possibile».
Nella contesa interviene anche l’assessore Andrea Paron, che annuncia «un probabile seguito nelle sedi giudiziarie e amministrative» del bando, che sarà seguito «mantenendo saldi i principi del mantenimento dei servizi, dell’occupazione e del controllo puntuale della qualità».
L’ultima stoccata, come spesso accade, spetta all’unionista Vincenzo Caminiti: «Errori politici non ne sono stati fatti. Anzi, uno sì: quando il partito di maggioranza vota contro la sua stessa maggioranza, forse vuol dire che si doveva andare tutti a casa».
(alessandro bianchet)