Caccia: Consiglio approva nuove disposizioni
Il disegno di legge che contiene disposizioni urgenti in materia di caccia ha incassato il voto favorevole di 29 consiglieri. Unico a dire no è stato il consigliere pentastellato Roberto Cognetta perché «il Movimento 5 Stelle è assolutamente contrario alla caccia». Ad illustrarlo in aula ieri il capogruppo dell’Uvp Alessandro Nogara. «Con questo testo si intende assicurare il legame cacciatore-territorio – ha detto – prevedendo che i capi prelevabili in una determinata circoscrizione venatoria siano assegnati ai cacciatori appartenenti alla stessa, facendo salva comunque la possibilità per il Comitato regionale per la gestione venatoria di derogare a questo principio nell’ottica di ottenere un’equità di prelievo per tutti i cacciatori della Valle d’Aosta. Viene, inoltre, introdotto il riconoscimento in capo al Comitato Caccia di una maggior autonomia gestionale. Queste modifiche consentiranno di superare l’impasse del Commissariamento del Comitato Caccia, che durava da ormai un anno».
Il dibattito
Per Paolo Cretier (Pd-SinistraVda) «nel testo di legge si ravvisa un’ingerenza della politica, che va a ledere l’autonomia del Comitato Caccia, è giusto che la Giunta regionale dia indirizzi ma queste sono interferenze reali e chiaramente scritte nell’articolato, avremmo preferito che l’autonomia del Comitato fosse scritta in maniera inconfutabile». Giuseppe Isabellon (Uv) ha evidenziato «l’esigenza di rendere operativo il settore dell’attività venatoria, prima di tutto ricostituendo i suoi organismi, il lavoro da fare comincia da domani: bisogna dare gli indirizzi e prestare attenzione in particolare al rapporto corretto tra il numero di capi presenti sul territorio e le interferenze con l’agricoltura e l’allevamento». Elso Gerandin (Misto) ha invece ricordato le problematiche che hanno portato al Commissariamento: «C’era condivisione sul territorio, la politica avrebbe dovuto unirsi a questo percorso e non suscitare tensioni. C’è stata un’entrata a gamba tesa da parte della politica, che non ha rispettato due anni di lavoro e di accordi». Secondo Augusto Rollandin (Uv) «oggi, dopo visioni differenti, è positivo trovare una forma più snella per fornire risposte efficaci; è un passo avanti importante».
Le conclusioni
«Per sbloccare questa situazione di stallo – ha concluso l’assessore Laurent Viérin – siamo ripartiti dalle istanze del mondo venatorio, che oggi ritroviamo in questa legge. La prima preoccupazione è stata quella di ritrovare armonia, in un’ottica di concertazione e non di sostituzione impropria da parte della politica di un organo autonomo. Per i prossimi anni, ci dobbiamo mettere in moto in sinergia con il Comitato Caccia, di cui, attraverso questa legge, rafforziamo le funzione».
(re.newsvda.it)