Catalogna indipendente: il pensiero del presidente Viérin
POLITICA & ECONOMIA
di Luca Mercanti  
il 30/10/2017

Catalogna indipendente: il pensiero del presidente Viérin

Catalogna indipendente, ecco il pensiero del presidente della Regione Laurent Viérin.

«In queste ultime settimane e giorni, il dibattito della politica e dei grandi mezzi di comunicazione ha spaziato su alcune questioni che per i valdostani sono essenziali. Potremmo sintetizzare il nostro punto di vista su queste questioni:

1. La questione catalana e l’autodeterminazione dei popoli

2. I referendum consuntivi sull’allargamento delle attribuzioni regionali di Veneto e Lombardia

3. Il reiterato tentativo di mettere in discussione l’esistenza delle Autonomie Speciali

4. L’attualità della proposta federalista in questo modo: per ciò che concerne la Catalogna, ricordando anche le diverse risoluzioni approvate dal Consiglio regionale, a nostro modo di vedere e al di là e al di sopra di ogni altra questione speciosa di legalità o meno, resta fermo il diritto inalienabile di ogni popolo – tanto più per i popoli europei che questo diritto hanno contribuito a formarlo – di autodeterminarsi.

È’ singolare che questa Europa degli Stati abbandoni e non riconosca il percorso di libertà di rivendicazione democratica di uno dei suoi popoli più prestigiosi in termini di cultura, di democrazia, di civismo e di ricchezza.

C’è poco da aggiungere se non lo stupore per uno Stato come quello spagnolo, incapace di dialogare e insensibile alle rivendicazioni del popolo catalano e per una Europa lontana da ciò che come valdostani, rifacendoci a Emile Chanoux e Bruno Salvadori, speravamo. Non possiamo che guardare con grande interesse ai recenti referendum consuntivi svolti in Italia. Noi siamo profondamente convinti che lo sviluppo sempre più ampio di forme di autogoverno regionale costituisca non solo un accrescimento della democrazia, ma il meccanismo essenziale alla base dello sviluppo sociale, culturale e civile del paese. Al contrario, altri, ingaggiano da tempo una battaglia alle autonomie speciali convinti che siano esse causa di decadenza morale e civile e oggi sognano per la nostra Regione una soluzione spagnola. Vogliamo ricordare che la nostra Autonomia è tutelata dalla Costituzione e che essa non ha nessun articolo 155 per sospendere le autonomie, anzi le garantisce e ne auspica lo sviluppo. Ci amareggiano certe ricostruzioni parziali e spesso anche inesatte.

Non si può dimenticare il percorso di lotta e di crescita della nostra autonomia valdostana, che crediamo essere modello di sviluppo di un federalismo valdostano, che vogliamo rilanciare e che ci ha permesso negli anni di investire molto per una scuola e una formazione di qualità, una cultura di valore, una sanità di eccellenza, un sistema di tutela e di protezione del territorio all’avanguardia, che garantisce massima attenzione a tutti i Comuni valdostani, dal più grande al più piccolo.

La convinta scelta federalista che sta alla base della nostra comunità è la nostra strada maestra. Il federalismo, quello vero, è, a nostro modo di vedere, il modello sul quale costruire la riforma del Paese Italia. Per noi valdostani, poi, non si tratta di andare a cercare chissà quale esempio, ci accontenteremmo del modello a quel modello prossimo, per lingua e cultura, che è quello della vicina Svizzera».

(Laurent Viérin, presidente della Regione Valle d’Aosta)

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