Astrofisica: scoperto a Saint-Barthélemy fascio di luce da buco nero
“Tra il 15 e 16 dicembre 2016, dall’Osservatorio Astronomico della Regione Autonoma Valle d’Aosta, è stato osservato il più grande incremento di luminosità di un nucleo galattico attivo, un buco nero supermassiccio. La galassia, distante da noi 8,1 miliardi di anni luce, in poche ore è diventata circa 300 volte più luminosa rispetto alla propria media. Il picco è stato registrato dall’Osservatorio valdostano, nell’ambito della collaborazione con il consorzio internazionale WEBT (Whole Earth Blazar Telescope), guidato dall’INAF-Osservatorio Astrofisico di Torino. Autore delle osservazioni è stato Paolo Calcidese, coordinatore della ricerca scientifica a Saint-Barthélemy, che oggi, in una conferenza stampa presso l’Università della Valle d’Aosta, alla presenza di Jean Marc Christille, direttore della Fondazione C. Fillietroz-ONLUS, del rettore Dell’Università della Valle d’Aosta, Fabrizio Casella, e di Ugo Curtaz, del consiglio di amministrazione di Fondazione CRT, ha esposto i dettagli dello studio, che è valso a lui e al team del consorzio WEBT la pubblicazione sulla rivista britannica Nature, la più influente pubblicazione scientifica professionale al mondo.
«Non ci sono interpretazione univoche che giustifichino questo fenomeno. Un’ipotesi attendibile è che lo straordinario aumento di energia sia stato causato dall’interazione di due buchi neri supermassicci», ha affermato Calcidese. Per la sua rilevanza, lo studio è stato selezionato anche per la Advance Online Publication, cioè la pubblicazione sul sito www.nature.com in anteprima rispetto alla tradizionale stampa cartacea”.
(re.newsvda.it)