Finanziaria VdA «fasulla» per minoranza, «di rilancio» per maggioranza
In Consiglio Valle ribadite le posizioni contrapposte sulla manovra finanziaria della Regione Valle d'Aosta e sui documenti finanziari
Le posizioni contrapposte sulla manovra finanziaria della Regione Valle d’Aosta e sui documenti finanziari (già approvati ieri) sono emerse anche quest’oggi in Consiglio Valle. Per i gruppi di opposizione «un bilancio elettoralistico e farlocco», per la maggioranza «un bilancio che dà risposte puntuali per lo sviluppo della Valle d’Aosta».
Roberto Cognetta (M5S), numeri fasulli
Pesanti critiche sono state avanzate da Roberto Cognetta (M5s): «Un bilancio che ha numeri fasulli non si può approvare e nemmeno emendare e per questo motivo non ho presentato emendamenti». Secondo l’esponente del M5s «le politiche degli ultimi anni non hanno creato sviluppo e questo ci ha portato alla debacle, oggi la Valle d’Aosta mostra il suo vero volto e, dal punto di vista economico, è a pezzi».
Nello Fabbri (Uvp), affronta le difficoltà
Una posizione di segno opposto è stata espressa da Nello Fabbri, capogruppo dell’Uvp: «Il nostro bilancio si fa interprete e cerca di supportare una fase nuova, in cui si intravvedono segnali di ripresa; non è un bilancio elettoralistico, ma vuole affrontare tutte le difficoltà che abbiamo affrontato in questi anni e tutti gli assi strategici sono stati presi in considerazione».
Per Andrea Padovani (Gm) «sono finanziamenti a pioggia che non danno risposte a chi è in difficoltà, a chi è in cerca di lavoro, alle aziende che fanno prodotti di qualità. Sono soldi buttati qua e là, è un bilancio elettorale senza certezze. E’ l’ennesima occasione persa per rilanciare la Valle d’Aosta».
Augusto Rollandin (Uv), nessun contributo a pioggia
Nega i contributi a pioggia Augusto Rollandin (Uv): «Il bilancio dà risposte puntuali, corrette e reali. Non è un bilancio elettorale ma dà risposte in un periodo difficile. Le risorse sono impegnate in maniera mirata» e ribadisce che «non c’è nessun vincolo che dica che la Valle d’Aosta deve allo Stato 144 milioni. Nel 2018 questi soldi non sono dovuti e dunque è giusto approvare il bilancio».
Chantal Certan (Alpe), pochi investimenti
Chantal Certan (Alpe): «il bilancio è uno dei documenti tra i più importanti dell’amministrazione pubblica. L’autonomia è orgoglio ma soprattutto responsabilità. Ci si fa tronfi con i propri soldi mentre con quelli pubblici sarebbe bene andare con i soldi di piombo. Ci auguriamo che lo Stato non ci trattenga i 100 milioni di euro. L’emendamento approvato sembra andare in tutt’altra direzione. E’ un bilancio farlocco dove non c’è spazio per gli investimenti ma soldi solo per le spese correnti».
Mauro Baccega (Epav), manovra di prospettiva
Mauro Baccega (Epav): «Abbiamo dovuto costruire in due mesi un bilancio sulla base di un programma di governo che assegna risorse più importanti. E’ un bilancio che guarda con attenzione al rilancio e permette di guardare in prospettiva».
Paolo Crétier (Pd) ha sottolineato: «se bisognerà rimodulare gli interevrnti lo faremo. Nel bilancio c’è uno sviluppo sostenibile per le imprese e per il lavoro».
Alberto Bertin, è finanziaria virtuale
Per Alberto Bertin (Gm) «è un bilancio virtuale. La vicenda dei 100 milioni obbligherà ad aggiornare il documento. La mancanza di risorse imporrà un ridimensionamento. Non si capisce dove si vuole andare» e lamenta «la mancanza di strategia nei rapporti con lo Stato che limita l’autonomia».
Claudio Restano (PnV), autonomia da Palazzo
Così Claudio Restano (PnV) «il bilancio dovrebbe essere un’occasione per analizzare progetti e obiettivi, un’opportunità per riflettere a fondo sulla politica e sull’economia. Noi siamo per un’autonomia politica e finanziaria ma soprattutto per un modello di autonomia che renda i valdostani indipendenti e autonomi rispetto ai capricci dei politici, liberi rispetto a Palazzo regionale: questa è la vera autonomia. Crediamo che il bilancio non debba dipendere dalle manie di alcuni ma fondarsi su certezze».
(danila chenal)