Casinò: Rollandin, «fondi indispensabili per la sopravvivenza»
L'ex presidente della Regione e attuale capogruppo rivendica la correttezza del suo operato e replica ai colleghi
A pochi giorni dalle riflessioni di otto consiglieri unionisti sulla notifica relativa alle contestazioni della Procura e della Corte dei Conti riguardo al casinò di Saint-Vincent, arriva la risposta dell’ex presidente della Regione Augusto Rollandin. «I finanziamenti regionali al Casinò de la Vallée di Saint-Vincent erano indispensabili per mantenere agibili le strutture e hanno permesso alla casa da gioco e all’albergo annesso di continuare la loro attività senza interruzioni e con un bilancio importante».
Dialogo franco
E’ quanto ribadisce Rollandin, attuale capogruppo dell’Union Valdôtaine. Rollandin si dice anche «convinto che un dialogo più frequente e più franco nel gruppo e nel movimento possa evitare malintesi». «Il sottoscritto – prosegue l’esponente unionista – con altri colleghi ha ricevuto sempre sul Casinò la notifica della Procura della Repubblica inerenti agli stessi finanziamenti ma con contestazioni penali. Trattasi di somme di denaro utilizzate per investimenti sul Casinò e sul Billia indispensabili per mantenere agibili le strutture per un importo di 140 milioni di euro».
Spese documentate
Secondo Rollandin «le spese sono tutte documentate, certificate, controllate, collaudate da tutti gli organi competenti (Cda, Collegio sindacale, consulenti fiscali, Finaosta, Ufficio legale). Questi interventi hanno permesso alla Casinò spa e al Billia di continuare la sua attività senza interruzioni e con un bilancio importante». «Nessuno – precisa ancora – è accusato di aver utilizzato impropriamente fondi pubblici o di essersi appropriato di denaro pubblico». Il capogruppo dell’Uv confida «come i colleghi, nella possibilità di dimostrare agli organi inquirenti, con evidenti responsabilità differenziate per i ruoli ricoperti ai vari livelli di aver agito nell’interesse di una azienda importante per riportarla a dei livelli di redditività corretta e per mantenere le forze lavoro corrispondenti».
L’antefatto
Aurelio Marguerettaz, Emily Rini e Renzo Testolin, il presidente del Consiglio Valle, Joël Farcoz e i consiglieri regionali Marilena Péaquin, Luca Bianchi, David Follien e Giuseppe Isabellon, rivendicando la correttezza e la legittimità del loro operato, avevano comunque sollecitato il «mondo unionista ad agire per sostenere la propria reputazione e la propria immagine analizzando e dibattendo a fondo il tema della legalità e della questione morale. Bisogna evitare di fare di tutta l’erba un fascio».
(d.c.)