Albert Lanièce, lo sblocco degli 800 milioni non era scontato
Il senatore risponde alle critiche delle opposizioni
«Senza una concertazione tra i parlamentari e il Governo gli 800 milioni sarebbero restati nelle casse dello Stato». E’ la risposta del senatore Albert Lanièce alle critiche rivoltegli dai gruppi consiliari di Alpe, Area civica-Stella Alpina-Pour notre Vallée nella conferenza stampa convocata in mattinata dalle opposizioni.
Ripristinato il flusso
Non nega Lanièce siano soldi dovuti alla Valle d’Aosta ma sottolinea: «Sono stati bloccati fino al 2015. Solo due anni fa sono rientrati nella legge di stabilità dello Stato». Il senatore punta il dito contro gli accusatori: «Chi parla non si rende conto di cosa sia il lavoro di un parlamentare né ha un’idea di quale azione politica sia stata condotta a Roma per ottenere lo sblocco e il ripristino del flusso di accise».
(da.ch.)