Terremoto 5 Stelle, Cognetta e Ferrero lasciano il Movimento
Un vero e proprio terremoto: i consiglieri regionali Roberto Cognetta e Stefano Ferrero lasciano il Movimento 5 Stelle ed entrano nel Gruppo Misto. E questo all’indomani della storica elezione della prima donna valdostana in Parlamento, la neo deputata grillina Elisa Tripodi.
I due consiglieri pentastellati hanno annunciato la loro decisione questa mattina, lunedì 5 marzo, attraverso una nota: «Siamo convinti che attualmente non vi siano le condizioni di indispensabile serenità all’interno dei gruppi di attivisti valdostani per esprimere un’azione sufficientemente efficace per le prossime elezioni regionali», è la motivazione ufficiale.
Le dichiarazioni di Cognetta e Ferrero arrivano dopo la nottata che ha sancito la vittoria della pentastellata Elisa Tripodi alla Camera dei deputati. Tripodi e Luciano Mossa, il candidato 5 Stelle al Senato, hanno passato le ore dello spoglio in sala stampa, insieme ai consiglieri comunali di Aosta Luca Lotto e Patrizia Pradelli, che ne hanno gestito la campagna elettorale. Non c’erano invece Cognetta e Ferrero, che «pur esprimendo soddisfazione, anche se solo parziale visto il risultato il Senato, per l’obiettivo conseguito nelle ultime elezioni politiche al quale riteniamo di aver dato un contributo concreto con l’attività svolta in Consiglio regionale», spiegano che la scelta è comunque stata presa da tempo, e che viene «comunicata solamente oggi in quanto, per correttezza politica, non si è voluto danneggiare il Movimento 5 Stelle durante la campagna elettorale».
M5S: bocche cucite
No comment dal consigliere comunale di Aosta Luca Lotto: «Stiamo dialogando con i vertici del Movimento a Roma, solo dopo ci esprimeremo a riguardo». Stessa laconicità dalla consigliera Patrizia Pradelli: «Stiamo ancora cercando di fare chiarezza».
«Amareggiati per un clima per nulla sereno e poco costruttivo all’interno dei gruppi regionali – scrivono Cognetta e Ferrero – ringraziamo tutti i valdostani che ci hanno sostenuti in questi anni di duro impegno. Lasciamo un Movimento in piena salute e vigore, convinti che alla logica de salire sul carro del vincitore sia da preferire la coerenza e lo spirito di sacrificio».
Le motivazioni di Ferrero
Il consigliere Ferrero delega ai social le sue spiegazioni, con un post che arriva poco dopo la nota ufficiale.
«E’ per me oggi un giorno triste e amaro ma la coerenza, la convinzione e la fiducia incondizionata devono essere assolute quando si imbocca la via di un opposizione dura che non guarda in faccia nessuno. Sarebbe stato facile ripresentarmi avendo la quasi certezza di un’elezione alle regionali ma alla poltrona certa preferisco un percorso moralmente corretto. Negli ultimi mesi basse insinuazioni, quando non addirittura mancanza di rispetto, da parte di alcuni attivisti mi hanno profondamente ferito ma ho atteso la fine delle elezioni politiche perché non ho voluto recare danno al Movimento. Se è vero che l’unione fa la forza, si deve camminare insieme con serenità senza personalismi e vendette trasversali. Mi auguro che questa mia scelta faccia riflettere tutti per il bene della Valle d’Aosta motivo per il quale sono entrato a far politica».
(sa.se.)