Consiglio Valle, proposta di dimissioni da parte della Maggioranza
La Maggioranza in Consiglio regionale – almeno una parte di questa – vorrebbe dimettersi. E’ in corso la Conferenza dei capigruppo per discutere l’ipotesi avanzata da una quindicina di consiglieri di maggioranza di lasciare anticipatamente il Consiglio Valle in segno di protesta per l’inchiesta della Corte dei conti sul Casinò, che questa mattina ha portato al sequestro preventivo dei beni di 21 tra consglieri ed ex ai quali la magistratuta contabile contesta un danno erariale complessivo di circa 140 milioni.
Quella delle dimissioni – che se troveranno il sì di 18 consiglieri – porterebbe al voto anticipato al 29 aprile. Più che una iptosi si tratta di una proposta, che vedrebbe tra i promotori l’ex presidente della Regione Augusto Rollandin.
In attesa della ripresa pomeridiana dei lavori del Consiglio Valle, nel foyer al primo piano di Palazzo regionale i consiglieri si confrontano tra loro (foto) sul da farsi. Qualcuno, come i consiglieri dell’Uvp e di Alpe, non coinvolti nell’inchiesta della Corte dei Conti, al pari del M5S, si confrontano sì, ma con estrema serenità. I proponenti, infatti, sono alla ricerca di almento tre
L’operazione
Il provvedimento di sequestro conservativo, richiesto dal procuratore Rizzi, è scattato mercoledì mattina nei confronti di 21 dei citati a giudizio dalla Corte dei Conti: Mauro Baccega (contestati 7 milioni 297 mila euro), Luca Bianchi (4 milioni 440 mila), Stefano Borrello (3 milioni 333 mila), Raimondo Donzel (2 milioni 857 mila), Joël Farcoz (4 milioni 440 mila), David Follien (3 milioni 333 mila), Antonio Fosson (7 milioni 297 mila), Giuseppe Isabellon (13 milioni 333 mila), Leonardo La Torre (3 milioni 333 mila), Albert Lanièce (10 milioni), André Lanièce (3 milioni 333 mila), Aurelio Marguerettaz (17 milioni 297 mila), Pierluigi Marquis (4 milioni 440 mila), Ennio Pastoret (10 milioni), Marilena Péaquin (3 milioni 333 mila), Ego Perron (6 milioni 190 mila), Claudio Restano (3 milioni 333 mila), Emily Rini (6 milioni 190 mila), Augusto Rollandin (17 milioni 297 mila), Renzo Testolin 4 milioni 440 mila) e Marco Viérin (4 milioni 440 mila)
Il sequestro, condiviso e accordato dal Presidente della Sezione giurisdizionale della Corte dei Conti per la Valle d’Aosta, riguarda terreni e disponibilità liquide di membri di Giunta e Consiglio della Regione Autonoma Valle d’Aosta che, nel tempo, avevano autorizzato delibere di finanziamenti di denaro e ricapitalizzazioni in favore di Casinò de La Vallée S.p.A. di Saint Vincent , causando, come noto, un presunto «danno erariale pari a 140 milioni di euro, come emerso dalle indagini condotte dalla Guardia di Finanza».
I sequestri
I sequestri riguardano un quinto di stipendio, pensioni e vitalizi maturati presso datori di lavoro ed enti pubblici (Senato della Repubblica, Consiglio Regionale, Regione Valle d’Aosta, Istituto dell’Assegno Vitalizio, Union Valdôtaine, Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, USL, Comune di Aosta, Comune di Saint-Vincent, Casinò de La Vallée S.p.A). Inoltre, nell’operazione rientrano 151 tra immobili e terreni «sequestrati presso le conservatorie dei registri immobiliari in Valle d’Aosta e nelle province di Sassari, Savona e Alessandria» il tutto per un valore catastale di «6.600.000 euro», per un valore di mercato di «circa venti milioni di euro», nonché 81 «tra conti correnti, conto titoli e altre forme di investimento» che sono stati sequestrati in 31 istituti di credito, società di gestione del risparmio e società fiduciarie.
(d.c.)