Jeune Vallée d’Aoste dice stop al voto di scambio con Coradzo valdoten
Il movimento di pensiero giovanile alle regionali appoggerà la Lega Nord e sarà presente in lista con alcuni suoi rappresentanti
«Stop alla richieste di favori ai politici in cambio di voti». A sostenerlo con forza il giovane Erik Lavy in rappresentanza del movimento di pensiero Jeune Vallée d’Aoste nel presentare la campagna ‘Coradzo valdoten’ portata avanti «comune per comune, frazione per frazione e casa per casa contro il voto di scambio e le infiltrazioni mafiose».
Si rifà Lavy alle parole del presidente della Commissione parlamentare Antimafia Rosy Bindi in visita ad Aosta nel mese di novembre scorso quando ebbe a dire: «in una regione con così pochi abitanti e elettori è singolare che non si sia indagato sul voto di scambio».
I responsabili
Puntualizza Lavy: «Il voto di scambio ha dei responsabili: sono i partiti che hanno governato negli ultimi trent’anni, in primis l’Union valdôtaine che è la principale causa di un fenomeno che sta facendo crollare la Valle d’Aosta». «La gran parte dei valdostani – ha aggiunto – non è corrotta e noi vogliamo risvegliare le loro coscienze, portare un messaggio di libertà e liberazione da un sistema che si è incancrenito».
L’invito
Lavy conclude lanciando l’invito «a tutti i movimenti autonomisti a prendere una posizione sulla nostra iniziativa». Si rivolge in particolare al presidente del Leone rampante Ennio Pastoret «per vedere se la questione morale per gli unionisti ha un senso. Se non arriverà una presa di posizione vorrà dire che c’è cecità o peggio complicità».
Jeune Vallée d’Aoste – secondo quanto anticipato da Lavy – sarà presente con cinque giovani nelle liste della Lega Nord per le regionali del 20 maggio e presenterà un suo piccolo programma.