Camandona e Cazzanelli alla conquista dell’Everest con l’astronauta Maurizio Cheli
Alla conquista dell’Everest e del Lhotse. Mancano poche ore alla partenza della spedizione “Everest & Lhotse Expedition 2018” che vedono protagonisti le guide alpine valdostanei Marco Camandona – con all’attivo 7 8000 metri scalati senza ossigeno – e Francois Cazzanelli, con un compagno d’eccezione: l’astronauta italiano Maurizio Cheli (in foto con Camandona) – che volò nel 1996 a bordo dello Space Shuttle Columbia (Mission STS-75). I due partiranno domani, martedì 10 aprile, alla volta della catena Himalayana: destinazione Kathmandu, Nepal. Trasferimento poi al campo base dopo aver percorso a piedi immense valli e ghiacciai immacolati. Obiettivo finale, dopo i vari campi base intermedi, la vetta dell’Everest nelle settimane successive dopo il necessario periodo di acclimatamento. Secondo obiettivo delle guide valdostane, di sicuro non di minore importanza, la possibilità di salire, dopo l’Everest, il Lhotse 8516 mt., senza l’ausilio dell’ossigeno.
«L’obiettivo – racconta Marco Camandona – è quello di raggiungere, attraverso la parete SUD (versante nepalese), la vetta dell’EVEREST, 8848 mt. Per me è un ritorno su questa montagna dopo la salita del 2010 dal versante NORD (Tibet). Affrontare il versante sud sarà un’avventura affascinante quanto impegnativa». “L’occasione fa l’uomo ghiotto”, così dicono i grandi saggi. «Quando Maurizio Cheli, mi ha proposto di accompagnarlo sull’Everest e di programmargli la preparazione, con entusiasmo ho accolto questa nuova sfida. – afferma la guida alpina Camandona – Per me accompagnare Maurizio sulla cima più alta del mondo è una nuova ed eccitante avventura sia umana sia professionale. La nostra squadra è composta, oltre che da me e Maurizio, da un mio caro amico e compagno di tante avventure, la guida alpina e alpinista di fama mondiale François Cazzanelli. I presupposti per un’ottima riuscita della spedizione ci sono, poi sarà il destino a guidarci».
Come seguire la spedizione
Il team per tutto il periodo della spedizione, sarà collegato ad internet grazie a telefoni satellitari di ultima generazione e pertanto non mancheranno aggiornamenti sul sito web www.camandonamarco.com e sui social: Instagram, FB e Twitter.
Il progetto sociale
Oltre al progetto alpinistico, vi è quello sociale. Rientrati dalla spedizione il gruppo trascorrerà un periodo a SH. Sanonani Onlus, una casa famiglia che può ospitare fino a 25 bambini orfani e bisognosi, nella periferia di Kathmandu dove le condizioni di vita sono più precarie. Un progetto con una storia recente, nato ufficialmente il 15 gennaio 2015, dal sogno di aiutare i bimbi del Nepal di Marco Camandona e della moglie Barbara, ai quali si sono aggiunti amici e numerosi sostenitori. I bimbi accolti frequentano la scuola pubblica e continuano a vivere con le loro abitudini, perché l’intento principale è quello di aiutare queste persone nel rispetto e difesa della loro cultura, della loro lingua, religione e pensiero.
(re.newsvda.it)