Centro Destra lancia il ‘contratto con i valdostani’ in sette punti
Sette punti del programma che il centrodestra valdostano si impegna a realizzare tra i quali la riduzione dell'Irap, la privatizzazione del casinò, gli aiuti alle imprese
Il Centro Destra valdostano per la sua campagna elettorale per le regionali del 20 maggio lancia il ”contratto con i valdostani”, incardinato su sette punti focali. «Non faremo comizi, andremo sul territorio, spiegando ai valdostani il contenuto del nostro programma di governo che è concreto e realizzabile e impegnandoci a realizzarlo» ha spiegato Massimo Lattanzi nel presentare i 26 candidati della lista «non di politici di professione ma di cittadini» del Centro Destra all’Hôtel Duca di Aosta nella serata di martedì 24 aprile.
Rilancia il taglio dell’Irap, la regionalizzazione della ferrovia, il collegamento Aosta-Pila-Cogne, la privatizzazione del casinò, la revisione del sistema Isee e un’agenzia per i pagamenti diretti in agricoltura.
Zucchi a ruota libera
Nell’intervenire Alberto Zucchi senza peli sulla lingua ha stigmatizzato l’Union valdôtaine, gli autonomisti in genere e la Lega. Dei primi ha detto: «Il futuro siamo noi recito il loro slogan. Ora sentire parlare di futuro chi ha in lista Augusto Rollandin, in politica dal 1975, fa strano. Da quarant’anni detta le regole. La garanzia di cambiamento non può passare da chi ha rovinato la Valle».
E puntare il dito: «l’unico scopo dei soggetti autonomisti è quello di continuare a sedere sulle poltrone. Si comportano da calabroni impazziti per continuare a sedersi lì».
Ai candidati del Carroccio Nicoletta Spelgatti e Andrea Mafrin chiede «se Salvini sappia che a subentrare loro in Consiglio comunale saranno due rappresentanti di CasaPound».
I candidati
«Il nostro programma non è uno slogan, è efficace e realizzabile» ha commentato il dirigente ospedaliero Franco Brinato. Per Jean Claude Cominelli «bisogna metterci la faccia se no non si va da nessuna parte». E’ convinta Manuela Gallizi che «il centrodestra deve di nuovo mettere piede a Palazzo regionale». Ha ribadito il giovane Davy Gérard che «il programma non è costruito su castelli di carta». Edoardo Melgara, che dopo le politiche ci riprova, ha detto: «noi abbiamo idee chiare nella testa e nel cuore di ciò di cui ha bisogno la Valle d’Aosta. La grande sfida è far funzionare bene ciò che abbiamo». Per Orlando Navarra, di nuovo in campo, «siamo portatori di idee importanti e ci dobbiamo dare da fare per rientrare in Consiglio Valle». Per Luigi Nardi «abbiamo fatto un miracolo con la raccolta firme, ora dobbiamo credere nell’impresa di rientrare a Palazzo».
Maria Agostino, Barbara Bongioanni, Franco Brinato, Eleonora Carioni Barbieri, Davide Cassisi, Thierry Cheney, Jean-Claude Cominelli, Edy Cordeddu, Daniele Cordi, Domenico De Gattis, Mara De Masi, Elena Dinapoli, Mariano Froncillo, Manuela Gallizi, Davy Gerard, Ciro Impieri, Ivano Maietti, Sabrina Maroccu, Edoardo Melgara, Luigi Nardi, Orlando Navarra, Maria Grazia Palmieri, Giuseppe Rizzuti, Giancarlo Trinchero, Andrea Villettaz, Angelina Yoan Badia Nikoue.(danila chenal)