Università: buoni pasto studenti, problema irrisolto
Scuola
di Luca Mercanti  
il 14/05/2018

Università: buoni pasto studenti, problema irrisolto

La denuncia di Alessio Ercoli, ex rappresentante degli studenti in seno al Consiglio dell'Università e attivista della Lega

Buoni pasto per gli studenti universitari della Valle d’Aosta, un problema irrisolto. Lo denuncia l’ex rappresentante degli studenti in seno al Consiglio dell’Università, Alessio Ercoli (l’attuale è Federico Trocino),  il quale ricorda che “è ormai oltre un anno che sto aspettando dall’assessorato Istruzione e Cultura della Regione Autonoma Valle d’Aosta una risposta soddisfacente alle richieste che ho avanzato in merito alle modifiche di utilizzo dei buoni pasto per gli studenti”.

Ercoli sottolinea come “i locali convenzionati per i buoni pasto degli studenti universitari sono passati dai 49 del 2016 fino a 25 a febbraio 2017 e poi di nuovo aumentati a 33 a settembre 2017 dopo l’incontro che ho avuto con l’assessore Chantal Certan; considerato che le limitazioni orarie e fisiche relative alla possibilità dell’utilizzo di tali buoni si sono fatte più stringenti a discapito dei colleghi, i quali mi hanno chiesto spiegazioni alle quali sto cercando risposte appunto da oltre un anno”.

Le richieste

“Considerato – spiega lo stdente – che sono stati soppressi i supermarket, tra il valzer di cambi ho provato ad avanzare alcune proposte, dapprima all’assessore Emily Rini, durante il quale operato sono state cambiate le modalità contestate, successivamente all’assessore Certan, che si è subito detta disponibile ma in realtà i cambiamenti sono stati minimi, ed infine nuovamente con l’assessore. Rini, tra le quali: la re-introduzione dei supermercati tra i locali convenzionati per i buoni pasto e la possibilità di usare gli stessi in questi locali senza limiti temporali nè giornalieri (al contrario di ciò che avviene per gli altri locali), per favorire gli studenti ed evitare che possano perdere giorni di utilizzo e quindi dei buoni; per lo stesso scopo, e anche partendo dal presupposto che sono buoni pasto e non buoni pranzo, offrire la possibilità che i buoni siano utilizzabili negli stessi locali anche in orario serale dopo le lezioni (alcuni studenti abitano lontano da Aosta e potrebbero usufruirne, così come chi esce tardi da lezione); di conseguenza, permettere di utilizzare più di un buono pasto al giorno, ovvero tornando alle modalità del 2016, per evitare che il mancato utilizzo di un buono un giorno ne comporti automaticamente la perdita di fruibilità”.

Risposte poco convincenti

“Le risposte, giunte quasi un anno dopo, non sono state convincenti – sottolinea Ercoli -. Non solo, alla mia ulteriore richiesta di chiarimenti, spiegazioni e mediazione per ottenere almeno una via di mezzo tra i due estremi, non è seguita ad oggi alcuna risposta. Ora non posso, dunque, concedere altro tempo, perché gli studenti universitari devono avere delle risposte ed io stesso mi sono preso un impegno al quale non intendo abdicare a causa di un mancato interesse da parte di chi se ne dovrebbe occupare. Mi diranno magari che questa mia nota di sdegno arriva a ridosso delle elezioni… (per la cronaca, Alessio Ercoli è un attivista della Lega, ndr) mi auguro che non lo pensino neanche, perché dimostrerebbero soltanto che l’unico interesse è uscirne puliti e continuare a giocare sulle spalle degli elettori, dimenticati e quasi presi in giro. Io mi assumo le responsabilità della denuncia ad un sistema che si è dimostrato poco rispettoso verso tutti gli studenti universitari”.

(re.newsvda.it)

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