Scuola: sul diario la nota ‘sono un somaro’ ma alunno è DSA
E' successo in una scuola primaria della Media Valle; la denuncia del consulente per le difficoltà nello studio e i disturbi dell'apprendimento Andrea Mangone: «la maestra si vergogni, spero sia mandata a casa».
«Non so cia e gia, ho fatto a caso, sono un somaro».
E’ la nota comparsa sul diario di alcuni alunni di classe quinta, di una scuola della media Valle, fatta scrivere ai bambini stessi, da una maestra.
Tra questi alunni, c’è un bambino con DSA (disturbi specifici dell’apprendimento) «serio, certificato, con scuola e insegnante più che informati» – spiega il dottor Andrea Mangone, consulente per le difficoltà nello studio e i disturbi dell’apprendimento – che, autorizzato dal genitore del bambino, ha diffuso la foto con la nota sul diario, accompagnandola con un lungo e articolato commento sul suo sito www.andreamangone.it.
L’alunno non è un somaro. L’alunno ha un DSA, non fa cose a caso, ma fa tanta fatica a capirle, fa fatica a memorizzare le regole a ad applicarle.
«Lo scorso dicembre, insieme al padre sono anche andato a parlare con le maestre – spiega il dottor Mangone – abbiamo letto la diagnosi insieme, ci siamo confrontati sulle difficoltà del bambino, ho suggerito strategie didattiche per aiutarlo, ho spiegato come predisporre le verifiche per lui, quali strumenti compensativi siano più adeguati, su quali elementi sia corretto basare la valutazione. Si sono sprecati i ‘sì va bene, abbiamo capito, fremo così».
E invece, stando alla denuncia del consulente, «la maestra ha continuato a fare come ha sempre fatto, a lavorare con questo bambino come ha sempre fatto, ad assegnargli molti compiti da fare a casa, a fargli le verifiche come le ha sempre date, uguali al resto della classe, chiedendo nozioni a memoria e senza lasciargli alcun strumento compensativo e quel che è peggio, propinando voti perlopiù insufficienti».
«A niente sono servite le obiezioni dei genitori che si sono sentiti risondere ‘la colpa è vostra, gli trasmettete negatività, lui non ha alcun problema’. Questo è inammissibile – spiega l’esperto – dopo un anno scolastico fatto di umiliazioni, rimproveri, brutti voti questa maestra, se così si può definire, ha avuto l’ottusità e l’ignoranza di fare scrivere ai bambini la nota ‘sono un somaro’.
La giustificazione della maestra
Alle rimostranze dei genitori, la maestra si è giustificata dicendo che al bambino in questione aveva detto di cancellare la frase scritta sul diario, ma lui se n’è dimenticato.
«Triste rumore di unghie sui vetri – spiega il dottor Mangone – Pietosa giustificazione di chi non è capace di assumersi le proprie responsabilità e di chiedere scusa. Quella frase non avrebbe mai dovuto essere fatta scrivere a nessuno dei bambini, non solo al bambino con DSA. E comunque, men che meno a lui».
«Ho una sola speranza – conclude il professionista – che questa maestra venga mandata a casa, che smetta di fare del male ai bambini che non hanno colpe né modo di combattere ad armi pari contro cotanta ignoranza».
Infine l’appello dell’esperto: «è ora che anche da noi si usi il pugno duro con chi non sa fare il proprio lavoro, anziché tacere, anziché giustificare sempre tutto, anziché passare il messaggio che un insegnante è inamovibile dalla cattedra che occupa. Sapendo, per di più, quanti giovani e davvero bravi, competenti ed entusiasti insegnanti sono costretti a stare a casa o ad accontentarsi di precarie supplenze, perchè i posti sono occupati da maestre come questa, che non merita assolutamente di occupare il suo posto».
Nella foto, la nota sul diario del bambino con disturbo specifico dell’apprendimento.
(cinzia timpano)