Aosta, camminata con raccolta fondi per il restauro della lapide di Innocenzo Manzetti
Raccogliere fondi per restaurare la lapide di Innocenzo Manzetti, ad Aosta. E’ questo l’obiettivo di “PomeManzetti” in programma sabato 9 giugno ad Aosta, organizzata dai delegati Adava del comprensorio cittadino, Jeannette Bondaz e Marco Bich , in collaborazione con la Federachoun Valdotena Teatro populero, le Guide turistiche e l’Office du Tourisme.
Il programma
Ritrovo alle 14,30 in piazza Manzetti. Dopo una sosta al Museo Manzetti (situato al Centro Saint-Bénin), si prosegue presentando l’Istituzione scolastica a lui dedicata e si arriva in via Xavier de Maistre. Qui un laboratorio dedicato ai più piccoli farà scoprire la robotica grazie alle costruzioni Lego WeDo e LEGO® Mindstorms EV3 organizzate in collaborazione con la biblioteca di Saint-Vincent.Si proseguirà verso la casa dell’inventore situata sempre in via Xavier de Maistre e infine si arriverà al cimitero.
In ogni tappa, le guide turistiche illustreranno i tratti fondamentali della vita personale, scientifica ed artistica del personaggio. Gli attori renderanno più viva questa presentazione e infine gli studenti dell’Istituzione scolastica Innocent Manzetti introdurranno gli argomenti trattati attraverso la lettura di alcune frasi.
L’attore Maurizio Mombello si occuperà della regia di questo evento cercando di unire cultura, divertimento e informazione nelle diverse lingue della nostra regione. Grazie al lavoro benevolo delle guide turistiche e di ogni attore, tutto il ricavato dell’evento verrà destinato al restauro della lapide della tomba sita al cimitero di S.Orso che necessita di un intervento immediato poiché non è più leggibile e priva di foto.
Per partecipare, è necessario iscriversi presso l’Office du Tourisme di Aosta (piazza Porta Praetoria, 3 – aosta@turismo.vda.it – tel. 0165.236627).
Chi era Innocenzo Manzetti
Innocenzo Manzetti nacque ad Aosta il 17 marzo 1826, quinto di dieci fratelli. Dotato di grande intelligenza e creatività, si diplomò geometra pur essendo considerato un ingegnere per la sua preparazione scientifica. Il suo acume e la sua abilità pratica gli permisero di realizzare grandi invenzioni e strumenti di utilità quotidiana, anche a beneficio del miglioramento delle condizioni sociali dei suoi concittadini. La morte lo colse prematuramente il 15 marzo 1877, a soli 51 anni, impedendogli di difendere la paternità della sua più grande invenzione: il telefono.
(re.newsvda.it)