Ritrovamento 25 mila euro: Viérin non risponde, Marquis e Trevisan non si presentano
Questo l'esito dell'invito a presentarsi in Procura nell'ambito dell'inchiesta sul ritrovamento della busta nell'Ufficio di presidenza; il pm Luca Ceccanti ha concesso all'ex presidente della Giunta e all'ex segretario particolare di non comparire
L’ex consigliere regionale Marco Viérin si è avvalso della facoltà di non rispondere. L’ex presidente della Giunta, Pierluigi Marquis, e il suo ex segretario particolare, Donatello Trevisan, hanno invece ottenuto dal pm, Luca Ceccanti, l’autorizzazione a non presentarsi. Questo l’esito dell’invito a presentarsi, fatto dal sostituto procuratore, nell’ambito delle indagini sul caso dei 25 mila euro ritrovati nella scrivania dell’Ufficio di presidenza della Regione. I tre, lo ricordiamo, sono indagati per concorso in calunnia.
Pierluigi Marquis
«Il mio assistito è stato invitato a fornire spiegazioni su una cosa che non ha fatto – sottolinea l’avvocato difensore di Marquis, Jacques Fosson -. Dovrà essere la Procura a spiegare prima. Semplicemente, per noi non c’è nulla da spiegare, perché quanto contestato non è mai avvenuto». Insomma, si attendono sviluppi: «Aspettiamo che la Procura presenti l’avviso di conclusione delle indagini – conclude Fosson -, poi sulla base delle contestazioni potremo replicare; è complicato farlo se una cosa non è mai avvenuta».
Donatello Trevisan
Simile la posizione di Donatello Trevisan, esplicitata dal difensore Massimiliano Sciulli: «Il dottor Donatello Trevisan è stato accusato anche pubblicamente di un reato gravissimo che non ha commesso – sottolinea il legale -. Lo stesso ha tenuto l’unica condotta possibile e doverosa a fronte del ritrovamento di quell’ingente somma nella scrivania. A oggi, la Procura non ha spiegato quali siano gli elementi che la inducono a ritenere che sia stato commesso un reato così grave». Anche in questo caso si attendono sviluppi: «Fino a che non avremo queste spiegazioni – conclude l’avvocato – il dottor Trevisan non risponderà ad alcuna domanda e men che meno a quelle che il pubblico ministero intende rivolgergli. È per questo che oggi non abbiamo presenziato all’interrogatorio fissato».
Marco Viérin
E’ invece arrivato in Procura intorno alle 11.30 l’ex consigliere regionale Marco Viérin, raggiunto poco dopo dal legale Claudio Soro, che all’uscita dall’interrogatorio si è concesso ai microfoni: «Il mio assistito si è avvalso della facoltà di non rispondere – ha commentato Soro -. Aspettiamo l’avviso di conclusione delle indagini preliminari, così avremo un quadro complessivo della vicenda. Rispondere al buio non è mai stato mia abitudine».
Le indagini
Per quanto riguarda le indagini, il tempo sembra che stia per giungere al termine, dopo la richiesta della proroga di marzo, con l’avviso di conclusione che potrebbe essere recapitato nei prossimi giorni. Gli inquirenti, a quanto appreso, hanno valutato in buona parte gli elementi in loro possesso e si riservano ancora qualche giorno per agire.
(alessandro bianchet)