Alpinismo: Hervé Barmasse sfida il Gasherbrum IV sulle tracce di Bonatti
Partito ieri alla volta del Pakistan insieme all'esperto collega tedesco David Göttler
Hervé Barmasse, il noto alpinista e guida alpina valdostano, in compagnia del tedesco David Göttler, è partito ieri alla volta del Pakistan per sfidare, a quasi 8.000 metri di altezza, la parete sud ovest, ancora inviolata, del Gasherbrum IV, una delle montagne più affascinanti e complicate del Karakorum, salita solo in quattro occasioni e considerata dagli esperti più ostica del famoso K2.
L’alpinismo esplorativo di Barmasse
Scalata “green” per i due esperti alpinisti, in completa autonomia e ad Obiettivo Zero, nel senso di nessun rifiuto abbandonato sulla montagna e, di conseguenza, nessun impatto ambientale. Scalata senza nessuna autonomia significa senza corde fisse, senza ossigeno e nessun portatore. Sempre, insieme al bavarese David Göttler, lo scorso anno Hervé Barmasse riuscì nell’impresa di salire, sempre in puro stile alpino, la parete Sud dello Shisha Pangma (8.027 metri) in solo 13 ore.
Sulle orme del mito Bonatti
I due portacolori del Team The North Face hanno scelto il Gasherbrum IV, salito solo in quattro occasioni, ispirandosi all’impresa di esattamente 60 anni fa di Walter Bonatti e Carlo Mauri, durante la spedizione italiana capitanata da Riccardo Cassin.
“Andremo sulle tracce di Bonatti, il grande esploratore – ha spiegato Barmasse poche ore prima della partenza per il Pakistan – utilizzando l’evoluzione di stile, introdotta in alta quota, da un altro mostro sacro dell’alpinismo, Reinhold Messner. Sono felice di tornare in Karakorum e in Pakistan, in quanto sono legato in maniera molto particolare a quelle terre da quando, nel 2004, feci la mia prima esperienza esplorativa in una valle remota nella regione di Gigit-Baltistan. E poi, in genere, il Karakorum mi ha sempre regalato esperienze positive, sia alpinistiche che umane. Di certo salire la parete Sud Ovest del Gasherbrum IV non sarà facile. Ci hanno tentato altri alpinisti che considero capaci, intelligenti e molto forti. Ma con David ci siamo allenati bene e speriamo di avere la nostra occasione. Lo stile sarà quello pulito, lo stile alpino. Perché il come facciamo le cose è più importante della cima che vogliamo raggiungere”.
Una carriera costellata da grandi imprese
Hervé Barmasse, aostano classe 1977, alpinista, scrittore, regista di film di montagna e guida alpina del Cervino da quattro generazioni, ha legato il suo nome a importanti ascensioni. Itinerari di grande difficoltà ed esposizione realizzati in tutto il mondo, come la via nuova aperta in solitaria sul Cervino, la prima ascensione della liscia lavagna granitica del Cerro Piergiorgio e la nuova via sul Cerro San Lorenzo in Patagonia, la prima salita del Beka Brakay Chhok in Pakistan. Sulla sua montagna di casa, la Gran Becca, Barmasse ha lasciato in modo incisivo la sua traccia fino a diventare l’alpinista che, tra vie nuove, prime invernali e prime solitarie, ha compiuto più exploit.
Per tutti gli appassionati e i fan dell’alpinista valdostano, è possibile seguire i canali social di Hervé Barmasse per essere sempre aggiornati sulla spedizione: Facebook – Twitter – Instagram.
(f.c.)