Cva: raccolte quasi 4000 firme contro quotazione in borsa
Consegnate oggi al presidente del consiglio Fosson dal comitato "Giù le mani dalle acque"
Quasi 4000 firme raccolte dal comitato “Giù le mani dalle acque e da Cva” sono state consegnate oggi pomeriggio (giovedì 12 luglio) a Palazzo regionale al presidente del Consiglio regionale, Antonio Fosson per chiedere un referendum consultivo sulla quotazione in borsa della Compagnia valdostana delle acque.
Tematica da affrontare in consiglio al più presto
«Il Comitato – riferisce il presidente Fosson in una nota – ha consegnato una lettera di presentazione della raccolta firme, ma nel corso dell’incontro ho precisato ai referenti del Comitato stesso che la richiesta del referendum consultivo è disciplinato da un iter molto preciso: può essere, infatti, avviata entro un mese dalla trasmissione al Consiglio di un provvedimento legislativo o amministrativo che si vuole sottoporre a referendum e l’iniziativa referendaria non può essere presentata nei sei mesi successivi all’elezione del nuovo Consiglio. Ho comunque assicurato che la tematica – ha concluso Fosson -sarà sottoposta all’attenzione dell’intera assemblea regionale al fine di avviare un dibattito tra le varie forze politiche».
Il comitato “aspetta i fatti”
“Queste quasi 4000 firme – hanno spiegato i promotori dell’iniziativa – testimoniano la richiesta di molti cittadini su questa importante tematica. Adesso aspettiamo la decisione del consiglio regionale. Secondo le dichiarazioni e i programma elettorali c’è una maggioranza che vuole fermare l’iter di quotazione, ma noi aspettiamo i fatti. Noi, comunque, chiediamo – hanno aggiunto – che i cittadini siano interpellati quando vengono trattate questioni di grande importanza come quella della quotazione di Cva“.
(f.c.)