Medico non stimbra: no del gip a interdizione
respinta la richiesta avanzata dal pm Luca Ceccanti nei confronti di Vilma Tiziana Miodini indagata per truffa e alterazione del cartellino
Il gip del tribunale di Aosta Giuseppe Colazingari ha respinto la richiesta di interdizione dai pubblici uffici per il medico Vilma Tiziana Miodini, 57 anni, indagata per truffa e alterazione del cartellino, non ravvisando l’esigenza di una misura cautelare. La procura di Aosta ha già impugnato il provvedimento davanti tribunale del Riesame di Torino, che non si è ancora pronunciato. Miodini è dirigente medico della struttura complessa Igiene e sanità pubblica dell’Usl della Valle d’Aosta e si occupa anche delle visite per il rilascio di patenti.
L’inchiesta
In base a quanto ricostruito dal pm Luca Ceccanti, il medico avrebbe fatto ripetute assenze prolungate in pausa pranzo, durante le quali la donna si sarebbe puntualmente recata nella propria abitazione senza stimbrare.
L’indagine della Procura era partita dalla verifica della regolarità delle visite per il rinnovo della patente (ancora in corso), ma col tempo avrebbe fatto emergere le accuse che hanno portato alla richiesta di misura cautelare. Secondo quanto ricostruito da inquirenti e investigatori, anche per mezzo di pedinamenti e dell’uso di telecamere (con operatore e nascoste) installate nell’abitazione e negli ambulatori del medico, la donna, nel periodo che va da aprile a maggio 2018, si sarebbe assentata illegittimamente dal posto di lavoro, andando a casa senza timbrare e rimanendo, quasi quotidianamente,anche cinque ore in pausa pranzo. Il medico, che lavora in ambulatori di Aosta e dintorni, a quanto appreso, sarebbe stata già condannata in passato per reati contro la pubblica amministrazione.
Le perquisizioni
Per questi motivi, mercoledì 18 luglio, erano scattate le perquisizioni (a casa e negli ambulatori) della polizia giudiziaria di Aosta, aliquota Polizia di stato, che avrebbero portato al recupero di una grande quantità di materiale e documentazione. Il pm Ceccanti aveva così richiesto l’interdizione dai pubblici uffici.
(re.newsvda.it)