Scuola: i sindacati richiedono un potenziamento generale degli organici
“E’ necessario in tempi brevi un piano di potenziamento degli organici per i vari ordini e gradi di scuola. Siamo in stato di emergenza”. Lo sottolineano in un comunicato i sindacati unitari scuola FLC CGIL, CISL SCUOLA, SAVT ÉCOLE e SNALS.
Situazione di criticità
“Gli insegnanti della scuola primaria e della scuola dell’infanzia – si legge in un comunicato – denunciano che nei plessi scolastici si affrontano quotidianamente situazioni di criticità che impediscono il regolare svolgimento della didattica con gli alunni, perché le ore di compresenza tra insegnanti previste dall’ordinamento regionale sono utilizzate per la sostituzione dei titolari assenti”.
La programmazione scolastica
E’ necessario un maggiore spazio temporale per la programmazione nelle scuole, infatti, in numerose occasioni dell’anno scolastico “gli insegnanti – prosegue il comunicato – si ritrovano a dover effettuare la sola vigilanza sugli alunni anziché svolgere le attività programmate quali recupero, potenziamento, didattica individualizzata o per piccoli gruppi. Il modello della scuola valdostana stabilito nella legge regionale n. 18 del 2005 e riaffermato con la legge regionale n. 18 del 2016 si trova compromesso dal fatto che gli spazi di compresenza si riducono drasticamente per fare fronte alle mancate nomine dei supplenti”.
I problemi delle scuole dell’infanzia
Inoltre, nei plessi mono sezione della scuola dell’infanzia “in alcune ore del giorno (perlopiù in apertura ed in chiusura) – spiegano i sindacati – l’insegnante si trova completamente solo con un gruppo di bambini in tenera età e ciò provoca gravi preoccupazioni per la sicurezza degli alunni ed dell’insegnante, soprattutto là dove la scuola dell’infanzia non è ubicata nello stesso edificio della primaria”.
L’inclusione degli alunni diversamente abili
Per quanto riguarda l’inclusione e l’integrazione degli alunni diversamente abili, “i docenti segnalano – concludono i sindacati – la difficoltà ad ottenere la sostituzione degli operatori di sostegno assenti e tale fatto compromette ulteriormente la didattica. Inoltre, nell’ultima parte dell’anno scolastico nella scuola dell’infanzia non si prevede la presenza degli operatori di sostegno, cosicché viene ridotta ulteriormente la didattica oltre a creare criticità per la sicurezza di bambini ed insegnanti.”(re.newsvda.it)
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