Decreto sicurezza: no del senatore valdostano Lanièce alla fiducia
Lanièce lamenta il mancato accoglimento della norma sulla salvaguardia dove lo statuto d’autonomia valdostano attribuisce le funzioni prefettizie al Presidente della Regione
Il senatore Albert Lanièce ha espresso voto contrario alla fiducia posta dal Governo sul decreto sicurezza. «Spiace constatare come, anche con il decreto sicurezza, il Governo faccia fatica a riconoscere e valorizzare le competenze statutarie delle Regioni a statuto speciale». Lo sottolinea in una nota il senatore dell’Union valdôtaine e vicepresidente del Gruppo per le Autonomie Lanièce.
Statuto, no alla norma salvaguardia
«La maggioranza – spiega Lanièce – non ha voluto accogliere la norma sulla salvaguardia, particolarmente importante nel campo della sicurezza, dove lo statuto d’autonomia valdostano attribuisce le funzioni prefettizie al Presidente della Regione». Prosegue il parlamentare valdostano: «La sua bocciatura, motivata dal fatto che si tratterebbe di una norma pleonastica, è in realtà l’ennesimo sgarbo politico di questo Governo e di questa maggioranza alle Autonomie Speciali. Parliamo infatti di una prassi legislativa consolidata nel tempo, quella che da un lato riconosce dignità politica alle competenze degli Statuti di Autonomia e, dall’altro, contribuisce a chiarire, come è già successo, le nostre competenze rispetto a possibili contenziosi davanti la Corte Costituzionale».
Lanièce segnala inoltre «la bocciatura del nostro emendamento per dare ai Corpi Forestali la possibilità di accesso alle banche dati delle forze di polizia nelle operazioni di identificazione delle persone fermate, che invece avrebbe favorito una maggiore efficacia nel controllo del territorio, specie nelle aree non urbane».
«Il vero Federalismo è riconoscere e rispettare le competenze di tutte le Popolazioni anche quelle più piccole; ma forse l’idea federalista, in questo Parlamento, è ridotta al lumino: è nostro dovere non lasciarla morire» conclude Lanièce.