Legambiente VdA: no all’ulteriore sfruttamento dell’idroelettrico
Gli ambientalisti dissentono dall'appello del senatore Lanièce e colleghi contro le riduzioni degli incentivi per lo sfruttamento delle acque a fini energetici
Legambiente Valle d’Aosta dice no all’appello di del senatore Albert Lanièce e colleghi contro le riduzioni degli incentivi per lo sfruttamento delle acque a fini energetici.
Torrenti già sfruttati
I torrenti valdostani sono già sfruttati al 70-80% a scopo idroelettrico e molti anche al 100%. Lo scrive Legambiente Valle d’Aosta in una lettera rivolta al senatore Albert Lanièce (Autonomie). Nei giorni scorsi il senatore aveva rivolto un appello al Governo per una sugli incentivi alle energie rinnovabili in favore del settore della produzione idroelettrica.
Le motivazioni di Legambiente. «Potrà essere sicuramente utile alle imprese dell’idroelettrico che vogliono raschiare il barile e derivare quella poca acqua che resta nei nostri torrenti». «Il Decreto sarà ininfluente nei confronti delle comunità che potranno continuare a costruire nuovi impianti sulle loro condotte ricevendone gli incentivi».
«Favorisce quei paesi e territori che desiderano mantenere la bellezza dei propri torrenti per incrementare il turismo, la pesca, le attività sportive e di divertimento». Legambiente, in conclusione, non condivide l’appello di Lanièce e spera che «il governo voglia mantenere il Decreto incentivi così come l’ha proposto».
L’appello di Lanièce e colleghi
Il gruppo Autonomie in Senato chiede al governo di rivedere la sua posizione sull’energia idroelettrica. Lo fa sulla scorta degli annunciate riduzioni di incentivi per le energie rinnovabili e in particolare per il settore idroelettrico. «Ci aspettavamo dal ministro Di Maio una posizione di maggiore apertura. È una questione che sta generando molta preoccupazione tra gli amministratori locali e le associazioni del settore. Quella idroelettrica è un’energia pulita, una voce importante dell’economia dei territori di montagna che non può essere svilita». E’ quanto scrivono in una nota il senatore valdostano Albert Lanièce e i colleghi.
A rischio difese idrogeologiche
Spiegano la richiesta. «La forte riduzione di incentivi prevista nell’ultimo schema di decreto ministeriale porterà anche a un abbassamento delle difese idrogeologiche. Inoltre, la mancata possibilità e convenienza ad accedere ad una tariffa incentivante adeguata, potrebbe comportare una drastica riduzione di entrate autonome per le comunità locali. Noi crediamo che la Strategia Energetica Nazionale non possa fare a meno di questo settore che, da oltre 100 anni, contribuisce all’economia nazionale in termini energetici, ambientali ed economici. Speriamo quindi che nel confronto con le Regioni e Province Autonome si possa trovare una soluzione adeguata che non penalizzi il settore e che vada incontro alle richieste degli operatori e delle nostre comunità. Noi continueremo a seguire il tema e a sollecitare il Governo affinché questo accada».
(re.newsvda.it)