Disabilità, il Coordinamento regionale chiede risposte al Governo
ATTUALITA'
di Luca Mercanti  
il 03/01/2019

Disabilità, il Coordinamento regionale chiede risposte al Governo

Un cahier de doléances sui principali problemi che affliggono le persone con disabilità in Valle d’Aosta e le loro famiglie. E’ quello che ha inviato al governo regionale il Co.Di.VdA (Coordinamento disabilità Valle d’Aosta), a cui aderiscono 13 associazioni.

«Si tratta di un pacato, ma allo stesso tempo lungo ed articolato, cahier de doléances  su cui chiediamo, come associazioni, l’attenzione e l’intervento alla nuova maggioranza regionale affinché possa proporne una risoluzione e offrire alcune risposte concrete che stiamo aspettando ormai da troppo tempo», si legge in una nota.

I punti principali

  • Dopo di noi e vita indipendente;: usiamo i fondi a disposizione della Regione – Chiediamo azioni concrete rispetto alle azioni previste e finanziate dalla Legge 112/2016 sul “Dopo di noi” e del relativo decreto attuativo (D.M. 23/11/2016). Lo stesso D.M. prevedeva un finanziamento alla Regione Valle d’Aosta di ben € 180.000, a cui bisogna aggiungere i finanziamenti relativi al 2017 e 2018. Fondi tuttora non spesi in Vda: a cosa è dovuto il ritardo nell’utilizzo di questi fondi? Anche per quanto riguarda la vita indipendente la Regione ha perso, negli anni, per diverse ragioni circa 200mila euro di finanziamenti statali. 
  • Regole certe per il servizio di odontoiatria per pazienti poco/non collaborativi – Non è chiaro a noi utenti quali siano i servizi offerti e le modalità di accesso alle prestazioni (visite di controllo, ablazione tartaro, cure conservative ecc.) per quei pazienti che sono poco o per nulla collaborativi e che necessitano pertanto di sedazione. Sarebbe, auspicabile, secondo noi la presa in carico del servizio di odontoiatria di questi pazienti.
  • Introduzione del progetto Dama anche all’ospedale Parini – Il progetto DAMA (Disabled Advanced Medical Assistant) punta a rendere l’ospedale luogo accogliente per le persone con disabilità intellettive o relazionali. Quando un’implementazione e uno sviluppo anche in Valle d’Aosta?
  • Impegno e fondi per l’inserimento lavorativo delle persone con disabilità – Per noi è fondamentale che venga garantita alla persona con disabilità la possibilità concreta di lavorare e di diventare un lavoratore a tutti gli effetti e non solo un soggetto a cui bisogna occupare il tempo. Vi sono dei fondi, non trascurabili, previsti dalla legge 68 (Collocamento dei disabili), che potrebbero essere usati in questa direzione. Chiediamo che venga, al più presto, elaborato un piano concreto per lo sblocco di queste risorse che possano essere impiegate quanto prima.
  • Un servizio di trasporto meno ingessato e più flessibile – Il servizio attuale viene percepito dalle famiglie come ingessato ed eccessivamente burocratizzato, condizionato da continui tagli di bilancio: come CoDiVdA abbiamo promosso e realizzato insieme ad altri soggetti del volontariato (volontari del soccorso) e con la Fondazione Comunitaria un servizio parallelo sperimentale ed integrativo con risultati sorprendenti. Un’integrazione di tale servizio a quello istituzionale permetterebbe di realizzare una piattaforma pubblica/privata in grado di fornire risposte concrete ed adeguate a soddisfare il fabbisogno trasporto.  
  • Un impegno per il riconoscimento concreto del ruolo del caregiver – Il familiare che assiste 24 ore su 24 il parente con disabilità andrebbe supportato oltre che riconosciuto. Stante il deludente sviluppo delle politiche nazionali su questo fronte, sarebbe auspicabile un impegno congiunto dell’Amministrazione regionale, nostro e di quanti possano rivestire un ruolo nel promuovere tale riconoscimento.

La risposta del governo regionale

«Il referente di CO.DI.VA. è già stato invitato dall’assessore Mauro Baccega a un incontro che si terrà il 17 gennaio all’assessorato alla Sanità – rende noto l’Ufficio stampa della Regione -. A questo proposito, il Governo regionale vuole sottolineare che la maggioranza regionale è attenta e sensibile alle istanze, alle esigenze e ai diritti dei più deboli e in questo senso vuole lavorare e agire anche attraverso l’apertura di un tavolo di approfondimento delle tematiche che ancora devono trovare opportune soluzioni».

(re.newsvda.it)

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