Regione VdA: la maggioranza alla Lega «comportamento inqualificabile»
I consiglieri del Carroccio avevano abbandonato l'aula per la mancata iscrizione di una risoluzione
«Comportamento inqualificabile»: sono lapidari i gruppi Uv, Uvp, Alpe, Stella Alpina e Gruppo Misto, che compongono la maggioranza regionale nel commentare l’abbandono dell’aula consiliare di Lega Valle d’Aosta e un pezzo di Mouv’ prima della fine dei lavori nella serata di mercoledì 6 febbraio.
Atteggiamenti minacciosi
Scrive la maggioranza. «Fino a prova contraria, l’Aula del Consiglio regionale è ancora un luogo di confronto libero e richiede un comportamento consono, anche quando le cose non vanno esattamente come si vorrebbe. Certi atteggiamenti minacciosi e ricattatori non ci spaventano e non ci appartengono, come speriamo non appartengano al Mouv’, che vanta tra le sue file degli autonomisti convinti, ma neanche ad alcuni consiglieri leghisti che sembravano dubbiosi sulle maniere forti. La democrazia e la libertà di espressione sono altra cosa.»
Risoluzione negata
La maggioranza sulla mozione del riconversione del Saint-Benin tira per le lunghe; nega l’iscrizione di una risoluzione nella quale le opposizioni chiedevano la revoca dell’incarico affidato al legale Renzo Cocchi per la tutela dell’immagine della Regione Valle d’Aosta nel procedimento penale Geenna di contrasto alla ‘ndrangheta; la Lega Valle d’Aosta e parte di Mouv’ abbandonano l’aula. Nella seduta di martedì il consigliere leghista Paolo Sammaritani aveva evocato l’ufficio legale regionale con tre professionisti di ‘qualità’ e aveva chiesto perché affidarsi a un avvocato del foro di Torino con dispendio di risorse.
La denuncia
«Ieri in Consiglio regionale abbiamo assistito al comportamento inqualificabile della Lega che, furente per non aver potuto imporre la propria volontà sull’ordine del giorno dei lavori del Consiglio, ha abbandonato l’Aula prima della chiusura della discussione di una mozione presentata dalla consigliera Pulz e poi votata all’unanimità dai presenti». Proseguono. «Al nostro diniego di accogliere l’iscrizione di una risoluzione perché avrebbe richiesto un approfondimento giuridico impossibile da farsi nel tempo disponibile e avendo ancora oltre dieci mozioni da affrontare, i leghisti hanno reagito in modo scomposto, dando segni di insofferenza per il protrarsi della discussione e mancando totalmente del rispetto dovuto al dibattito in corso e, in particolare, alla proponente della mozione, la quale, peraltro, aveva accolto un emendamento proveniente da un Consigliere leghista che aveva partecipato attivamente alla discussione».
(d.c.)