La Corte dei conti inaugura l’anno giudiziario
La cerimonia si è tenuta giovedì 28 febbraio, nell'Aula magna dell'Università della Valle d'Aosta.
La Corte dei conti inaugura l’anno giudiziario. «Dobbiamo dimostrare che la nostra Corte e le altre istituzioni che nascono con la Carta costituzionale possono ancora affermare principi e valori che meritano di essere conosciuti e vissuti nel quotidiano di ogni cittadino». Lo ha detto il presidente della sezione valdostana della Corte dei conti, Pio Silvestri, nel discorso pronunciato – giovedì 28 febbraio – in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario.
Un discorso rivolto ai giovani
La sede scelta per l’inaugurazione – l’Aula magna dell’UniVdA -, non è stata casuale. «Voglio cogliere l’occasione per un discorso che, pur nella sinteticità dei tempi, possa illustrare al meglio il senso del ruolo o delle funzioni della Corte dei conti ai giovani qui presenti che, idealmente, rappresentano le future classi dirigenti del Paese» ha precisato il presidente della sezione regionale. L’iniziativa del presidente della Corte dei conti, volta a favorire la presenza delle generazioni più giovani alle cerimonie di inaugurazione, secondo Silvestri, «nasce da una consapevolezza: stiamo attraversando un passaggio storico in cui il rapido e convulso sviluppo delle tecnologie fa sì che l’articolazione del linguaggio comunicativo sia sempre più sincopata per cui la percezione delle Istituzioni, di quello che fanno e di come lo fanno, ma soprattutto dei valori che il loro agire dovrebbe trasmettere rischia di rimanere circoscritta all’ambito, ristretto, degli addetti ai lavori».
«Un modello virtuoso della PA»
Secondo il presidente della sezione valdostana della Corte dei conti, «bisogna imporre un modello virtuoso delle amministrazioni pubbliche che sappia, fin dalla scuola e dall’università, far crescere una nuova coscienza comune valorizzando le potenzialità di ognuno e indirizzandole verso il bene comune». Sotto questo aspetto, l’esperienza della giurisdizione di responsabilità per danno erariale «disvelando i fenomeni di mala gestio, può indurre le generazioni più giovani alla consapevolezza e quindi all’impegno verso il rispetto del valore della legalità quale strumento di riscatto e costruzione di una società più giusta».
L’attività della sezione
Silvestri, dopo aver ricordato che «i dati statistici devono essere letti alla luce della ridotta consistenza organica degli uffici giudiziari della Corte e delle dimensioni della Regione», ha spiegato che «nel corso del 2018, la Sezione è stata per lo più occupata dalla complessa vicenda dei finanziamenti al Casinò». In ordine alla materia pensionistica, «i giudizi pendenti sono stati definiti sulla scorta della sentenza della Corte costituzionale n.250/2017 in materia di perequazione del trattamento pensionistico». Passando poi a una questione sollevata dalla Sezione aostana, Silvestri ha aggiunto: «Nel corso dell’anno è intervenuta la sentenza del giudice delle leggi in ordine alla legittimità costituzionale dell’art.67 del RD 680/38; a seguito della declaratoria di incostituzionalità di detto articolo, l’amministrazione convenuta si è adeguata al giudicato e pertanto sul giudizio è stata dichiarata la cessazione della materia del contendere». Nel corso dell’anno passato poi, «è stato dato ulteriore impulso all’attività di verifica ed esame dei conti giudiziali alla luce delle nuove disposizioni emanate dal Codice di giustizia contabile».
«Un passaggio significativo per l’economia regionale»
«Il lavoro della Procura requirente e quello della Sezione di Aosta – ha concluso Silvestri – sono stati svolti, in un passaggio molto significativo per l’economia della Regione, nel pieno rispetto del ruolo che la Costituzione ci assegna e nella scrupolosa osservanza delle garanzie che l’ordinamento prevede per i destinatari dell’attività giudiziaria. Analogo impegno e rigore verrà assicurato nel corso dell’anno giudiziario che si apre per garantire la tutela delle risorse pubbliche destinate alla comunità amministrata e valorizzare, di conseguenza, il lavoro onesto svolto dalla stragrande maggioranza degli amministratori e dipendenti pubblici. Questo impegno è ancora più solenne e impegnativo quest’anno perché enunciato dinnanzi a giovani studenti che stanno completando il loro percorso di studi e si apprestano a entrare nel mondo del lavoro. A questi giovani, noi magistrati della Corte, in quanto rappresentanti di un’Isituzione cui la Costituzione affida rilevanti compiti di garanzia del buon andamento, dobbiamo assicurare serietà, impegno e massima professionalità nel nostro lavoro per far emergere la parte migliore della nostra Pubblica amministrazione, riconsegnando a loro un Paese più giusto e più equo».
In foto, Pio Silvestri pronuncia il suo discorso.
(f.d.)