Ristrutturazione del Casinò , no a una commissione d’inchiesta
A chiedere la costituzione di una commissione consiliare le minoranze consiliare; la maggioranza compatta respinge
Una commissione d’inchiesta sui lavori di ristrutturazione della casa da gioco e del Grand Hotel Billia, costati oltre cento milioni di euro: è quanto chiesto in una mozione dalla minoranza consiliare. Mozione respinta al mittente.
La mozione
La seduta pomeridiana dell’assemblea legislativa ha per l’ennesima volta aperto la pagina del costo e delle modalità dei lavori di ristrutturazione della casa da gioco e del Grand Hotel Billia. Come sempre avviene quando l’argomento è il Casinò la discussione è stata ricca di spunti polemici. All’esame dell’assemblea era una mozione firmata dai consiglieri Roberto Cognetta, Stefano Ferrero ed Elso Gerandin del Mouv’, Stefano Aggravi e Andrea Manfrin della Lega e Daria Pulz di Adu che chiedeva una Commissione d’inchiesta sui lavori di ristruttturazione della casa da gioco e del Grand Hotel Billia.
I firmatari della mozione, hanno, con differenti toni, accusato la maggioranza di “non volere fare chiarezza sulla vicenda” e di non volere la commissione di inchiesta”.
La replica
Particolarmente polemici, soprattutto nei confronti del presidente della regione Antonio Fosson, i consiglieri del Mouv. “La comunità valdostana vuole conoscere come e perché sono stati spesi i soldi pubblici”. A dirlo Gerandin. Di differente avviso gli esponenti della maggioranza, sia Fosson, sia il presidente della seconda commissione Pierluigi Marquis (Stella Alpina), che hanno sostenuto che la “seconda commissione permanente affari generali è perfettamente in grado di occuparsi della questione”.
Al vaglio del voto la mozione è respinta ed ha ottenuto i 17 voti della minoranza mentre la maggioranza (18) si è astenuta.
(alessandro camera)