Saint-Vincent: passo indietro sull’aumento della tassa di soggiorno
La decisione è stata presa nel corso di un incontro con l'Associazione degli albergatori
Sull’aumento della tassa di soggiorno il Comune di Saint-Vincent fa un passo indietro. Dopo le polemiche tra l’amministrazione comunale e gli albergatori, nella giornata di ieri, si sono incontrate per un confronto. Al tavolo di sono sedute le delegazioni capeggiate dal sindaco Mario Borgio e dall’assessore allo sviluppo economico Paolo Rollandin, da una parte, e dal presidente dell’Adava Filippo Gérard, dal delegato di comprensorio Carlo Motto Ros e dal presidente del consorzio turistico Cristina Artaz, dall’altra.
L’incontro
Secondo quanto riferito dall’Adava «la discussione e il confronto, per alcuni tratti anche molto accesi, hanno però generato un risultato positivo. E’ prevalsa da entrambe le parti la volontà di trovare un punto di incontro». In quella sede il sindaco Borgio ha preso l’impegno di «proporre nel prossimo Consiglio comunale il ritiro del provvedimento». Da parte sua presidente Adava Gérard si impegna «a una condivisione all’interno dei propri organi di rappresentanza e a sostenere congiuntamente a livello regionale una serie di proposte».
Le proposte
Tra queste la modifica dell’attuale modello di determinazione degli importi dell’imposta di soggiorno, passando dal meccanismo legato alla media della dichiarazione tariffaria alla classificazione a stelle; l’inserimento dell’obbligo di riscossione dell’imposta di soggiorno anche per le locazioni turistiche brevi da parte di privati; in vista della prossima riforma dell’Office régional du Tourisme, l’impegno a sostenere l’importanza di non sottrarre risorse economiche alle amministrazioni comunali.
Così Borgio. «Il nostro obiettivo è stato unicamente quello adeguare le norme relative alla riscossione dell’imposta all’evoluzione del mercato; al reperimento di nuove risorse economiche da reinvestire totalmente negli eventi. Le manifestazioni per Saint-Vincent hanno una valenza strategica e un ritorno in termini di presenze turistiche determinante». «La nostra posizione non è quella di una totale chiusura a una revisione della disciplina dell’imposta di soggiorno ma questa deve essere concordata e attuata a livello regionale in accordo con il Celva e la nostra categoria» ha spiegato Gérard.
(re.newsvda.it)