Guerrilla art: lenzuola sulle statue per lanciare il brano Re Ghiaccio
Operazione di guerrilla art questa mattina ad Aosta. Alcune statue del centro sono state coperta con lenzuola per attirare l’attenzione sull’arte, la musica e promuovere l’uscita del brano Re Ghiaccio.
L’azione di guerrila art

«L’arte non ha bisogno di censure perché esprime il piacere per la bellezza, le forme perfette, per le emozioni – dicono Vlad e Omar A.T., autori dell’iniziativa -. Coprire le statue – aggiungono facendo riferimento alla velatura di alcune statue di nudo in occasione della visita del presidente iraniano ai Musei capitolini nel 2016 – può sembrare un gesto di cortesia e rispetto ma solo per chi non ha la giusta sensibilità e apertura mentale verso ciò che può incontrare lo sguardo, o l’uomo in se stesso.
Il nostro obiettivo è di riprendere un gesto di ignoranza, paura e bigottismo e trasformalo in evoluzione artistica, quasi in arte stessa».
Armati di lenzuola bianche e bombolette spray i due ragazzi hanno disegnato simboli di pace, musica e arte sui teli coprendo alcune statue sul viale della stazione e in piazza Chanoux, questa mattina attorno alle 7. «Alcuni ragazzi ci hanno chiesto cosa stessimo facendo e ci hanno aiutati» spiegano.
L’idea è partita da Vlad, classe ’99, studente del Liceo di scienze umane appassionati musica e arte e curatore del progetto Aadvenutre At, ascoltando in anteprima il brano Re Ghiaccio di Omar A.T., studente del Liceo sociale, classe 1998.
Re Ghiaccio
Re Ghiaccio è un brano di musica rap e trap che uscirà domani, venerdì 22

marzo, sul canale Aadventure At di YouTube. «Utilizzando “Re Ghiaccio” abbiamo voluto fare qualcosa fuori dagli schemi per reclamare la libertà di espressione nella musica in Italia, soprattutto dopo le vicende accadute ad altri artisti in questo settore.
Inoltre abbiamo voluto riprendere il gesto negativo e bigotto, quando il presidente dell’Iran Rouhani era in visita nel nostro Paese, per trasformarlo in qualcosa che facesse andare oltre la mente, che simbolizzasse l’apertura mentale. Il fatto di coprire l’antico con il nuovo è anche una sorta di richiamo per dire di fare largo ai giovani, un bisogno di evoluzione. Il simbolo laterale è l’unione della chiave di violino e del simbolo della pace per sottolineare il nostro intento, mentre il numero dei lenzuoli è legato al pensiero del 3 come qualcosa di perfetto che possiamo trovare in molteplici pensieri e ambiti. Io e Omar pensiamo fuori dagli schemi, Re Ghiaccio e l’opera associata sono l’unione dei nostri pensieri, per comprenderle bisogna andare oltre la mente» concludono i ragazzi.
(erika david)
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