Turismo VdA: una proposta di legge sugli ostelli
A presentarla Claudio Restano (Gruppo misto), ex assessore al turismo con l'obiettivo di attrarre in Valle d'Aosta la clientela giovanile
Turismo, una norma regionale specifica sugli ostelli per attrarre in Valle d’Aosta la clientela giovanile. E’ lo spirito della proposta di legge depositata oggi dal consigliere regionale Claudio Restano (Gruppo misto), ex assessore al turismo.
Il testo si compone di due articoli, in cui si specifica che gli ostelli per la gioventù devono essere gestiti da soggetti, pubblici o privati, operanti nel campo del turismo sociale e giovanile per il conseguimento di finalità turistiche, sociali e culturali. Per quanto attiene ai requisiti tecnici, poi, è prevista la semplificazione della dotazione minima di arredi e l’obbligatorietà di una connessione internet nelle zone comuni.
Le motivazioni
Così Restano. «Il turismo nella nostra regione rappresenta uno dei principali settori economici e incide per il 22% sul prodotto interno lordo. I dati, infatti, dell’Osservatorio sul turismo Valle d’Aosta e dell’Istat ci consegnano la fotografia di una regione in cui il settore turistico presenta una ripartizione di strutture ricettive non omogena sul territorio, con un incremento del numero delle strutture ricettive nella Plaine; la nostra clientela risulta essere prevalentemente composta da famiglie o coppie con una capacità di spesa medio-alta».
«Manca la clientela giovanile, dai 18 ai 35 anni. Per recuperare questa fascia di mercato, prendendo spunto da realtà positive esistenti in altre Regioni, ho presentato questa modifica di legge; è volta a rinnovare la definizione e le caratteristiche di una tipologia di struttura ricettiva accattivante per un’utenza giovane, ma non solo: l’ostello.»