Prevenzione: De Fabiani testimonial della campagna contro il fumo di Alice onlus
L'associazione che si occupa di ictus cerebrale ha lanciato la sua annuale campagna di prevenzione che quest'anno dice NO al fumo e lancia un progetto per il recupero cognitivo dei valdostani colpiti da ictus.
Prevenzione: Francesco De Fabiani testimonial della campagna contro il fumo di Alice onlus.
E’ il volto del fondista gressonaro classe 1993 quello della nuova campagna di prevenzione ideata da Alice onlus Valle d’Aosta che per questa edizione ha come tema la lotta al fumo.
La lotta al fumo
«Fumo che è una delle cause dell’ictus – ha detto la presidente di Alice onlus Lorella Zani oggi pomeriggio presentando la campagna al Csv e ammettendo di essere una fumatrice – e che addirittura può raddoppiare la percentuale di rischio.
La strada è volersi bene e smettere – commenta – tenendo ben presente che dopo cinque anni senza fumo, il rischio di azzera come nella condizione di non fumatore».
Zani ha anche lanciato l’allarme sui quindicenni «il 14% dei quali fuma d’abitudine – ha detto – io li vedo al mattino, andando al lavoro, davanti a scuola, con la sigaretta in bocca già alle sette e mezza e ha ricordato la pericolosità, anche per le donne, dell’associazione tra pillola anticoncezionale e fumo «che fa impennare la curva del rischio anche in giovane età».
La campagna di Alice
Ad Aosta e via via anche nei altri comuni della Valle, campeggerà per almeno tre mesi il volto di un sorridente Francesco De Fabiani che ‘addenta’ uno dei suoi allori con il claim ‘Se non fumi, tutto ha un sapore migliore, anche le vittorie’.
Il testimonial Francesco De Fabiani
Dopo aver ringraziato il fondista e «l’Esercito che lo ha autorizzato a prestare il suo volto per la nostra campagna», Lorella Zani ha lasciato la parola a De Fabiani.
«E’ un piacere essere qui – ha detto il campione di Gressoney – io sono spesso assente dalla mia regione per i miei impegni sportivi, ma mi fa piacere aiutare la mia comunità.
Lo scorso anno ho partecipato alla campagna contro le dipendenze ‘Dipende da me’.
E’ aprile, è il mese della prevenzione e con un po’ più di tempo vista la fine della stagione delle gare, mi fa piacere metterci la faccia e spero, aiutare qualche giovane con il mio esempio positivo, perchè possa smettere e anzi non iniziare affatto a fumare.
Io non ho mai fumato, non ho mai provato, non mi è mai interessato. Ho avuto e ho lo sport come obiettivo, ma anche come guida che indica la strada.
Spero di poter ispirare qualche ragazzo a dedicarsi allo sport, non per forza si dovrà trasformare in una carriera sportiva, ma l’importante è crederci e provarci.
E se anche i risultati non arriveranno, lo sport e le buone e sane abitudini di vita saranno rimaste come modello di educazione.
Lo sport aiuta a non cadere nelle brutte abitudini come il fumo.
E in ogni caso, lo sport, è aggregazione, è squadra, è divertimento. Ogni volta è una vittoria con se stessi, con piccoli grandi obiettivi da raggiungere e da migliorare di giorno in giorno. Ecco penso sia un ottimo strumento di prevenzione».
Il progetto’Ambulatorio itinerante’
L’incontro con Francesco De Fabiani per la presentazione della nuova campagna di prevenzione è stata l’occasione per presentare un progetto sul recupero cognitivo di coloro che sono stati colpiti da ictus, grazie all’intuizione della neuropsicologa Valentina Volpi.
«Esiste una riabilitazione fisioterapica e logopedica – ha spiegato la professionista – ma il Servizio Sanitario Nazionale non prevede una riabilitazione cognitiva».
Il progetto è composto da due parti: un corso per formare volontari per il potenziamento del cervello e la riabilitazione cognitiva e una seconda parte un po’ più clinica che mira a coinvolgere persone che hanno avuto eventi ischemici o emorragici nel nostro ambulatorio itinerante. Per piccoli gruppi, vorremmo infatti coinvolgere chi ha avuto un episodio di ictus e magari si è isolato a farsi avanti, certe capacità attentive, la memoria ecc… possono migliorare».
L’appello di Alice onlus
Proprio perchè il progetto dell’Ambulatorio itinerante sia efficace e possa con successo seguire piccoli gruppi in tutte le vallate, i volontari dell’Associazione fanno appello ai familiari di chi ha avuto un episodio di ictus o una ricaduta e agli stessi soggetti che hanno avuto un ictus di contrattare Alice onlus proprio per aderire al progetto sul recupero cognitivo.
Ogni anno, nella nostra regione, si verificano 250 casi di ictus, tra ricadute e casi nuovi. Numeri che ricalcano la media nazionale. Di questi, un terzo muore entro il primo anno dall’episodio, un terzo ha conseguenze gravi e invalidanti che si ripercuotono anche sulla famiglia e un terzo recupera in pieno le proprie capacità cognitive.
«E’ importantissimo riconoscere i sintomi e recarsi immediatamente alla Stroke Unit all’ospedale regionale – ha detto Lorella Zani -.
Gli screening gratuiti
Sabato 6 aprile e martedì 16 aprile, i volontari di Alice onlus saranno presenti alla farmacia comunale accanto all’ipermercato Gros Cidac per gli screening gratuiti: verranno misurate la pressione arteriosa e la fibrillazione atriale.
Nella foto in alto, Francesco De Fabiani come appare nei manifesti della campagna di Alice onlus contro il fumo.
(cinzia timpano)